Medio-piccolo Antozoo solitario, dell'ordine degli Actiniaria, famiglia dei Boloceroididae; colorato e decorativo, proviene
dal Mar rosso, dall'Oceano Indiano e dall'Oceano Pacifico, isole giapponesi meridionali, Isola di Papua, Nuova Guinea, Grande Barriera Coralina.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di un sostegno vivente, preferibilmente una Poseidonia od una Oluturia,
mediante un disco adesivo detto piede, di un color marroncino tendente all'ocra.
In cima alla colonna, liscia e senza le costolature dei mesenteridi si trova l'apertura orale dello stesso colore del piede, circondata da una
corona di numerosi tentacoli, lunghi e conici; spesso ve ne sono più di 400.
I tentacoli, traslucidi ed opalescenti, di color ocra con inconfondibili bande trasversali viola, bianche o gialline e piuttosto grossi di
diametro; sono ricoperti da organi urticanti, detti cnidoblasti e vengono utilizzati dall'animale sia come difesa sia per procurarsi il cibo che
per nuotare.
Infatti molto spesso questo Antozoo distacca il piede dal sostegno e comincia a nuotare liberamente per il mare con movimenti a spirale dei
numerosi tentacoli.
Molto particolare la modalità di riproduzione: i tentacoli dell'anemone si possono staccare con facilità e formare in breve tempo un nuovo
individuo.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di barriera in convivenza con altri invertebrati urticanti.
Non è consigliabile, invece, avvicinarlo ad altri invertebrati che potrebbero essere ustionati dalle sue cellule urticanti o abbinarlo a pesci
lenti, come Hyppocampus o Synchiropus, che potrebbero venir catturati e mangiati.
Carnivoro e predatore, in natura ed in acquario si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei suoi tentacoli urticanti; in acquario accetta
sia mangime surgelato che Liofilizzato: mysis, krill, artemie o chironomus.
Antozoo robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici
e fisici dell'acqua che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro
Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' meglio preparare l'acqua dell'acquario con appositi Sali Marini sintetici di
ottima qualità; il prezzo superiore verrà in breve tempo ammortizzato.
Comunque, per mantenere il nostro ospite in perfette condizioni, è sempre consigliabile effettuare cambi parziali preceduti da una sifonatura del fondo,
regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se realizzati all'interno di un'apposito
Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri
aerobici; sono anche consigliate aggiunte regolari di Oligoelementi e Bioelementi.
Per tutti questi motivi e non essendo soggetto alle limitazione nell'importazione, CITES, non dovrebbe mai mancare
nell'acquario di invertebrati del principiante.