I filtri interni sono quanto di più semplice ed economico si possa utilizzare per mantenere pulito un acquario.
I filtri interni sono essenzialmente composti da un contenitore, in materiale plastico, e da una pompa, sigillata in un guscio di resina epossidica
che provvede al movimento dell'acqua.
Nel contenitore sono alloggiate una o più cartucce contenenti il materiale filtrante, che può essere una semplice spugna sintetica, adatta al filtraggio
meccanico; carbone attivo, per un filtraggio adsorbente; torba, per il filtraggio chimico; resina attiva, per togliere dall'acqua dell'acquario una specifica sostanza:
calcio, nitrati, fosfati.
Molto spesso nel tubo di uscita della pompa è alloggiato un cono venturi che permette di areare l'acqua in uscita è, quindi, di ossigenare l'acquario.
Per la loro semplicità ed economicità i filtri interni sono consigliati come filtri principali solo per piccoli acquari oppure per effettuare un filtraggio
momentaneo, in sovrapposizione al sistema di filtraggio principale, negli acquari più grandi.
Il loro principale difetto consiste nello stare all'interno della vasca con un evidente ingombro meccanico ed anche estetico; inoltre sono di difficile
manutenzione in quanto occorre operare all'interno della vasca con evidenti difficoltà e pericoli per le nostre composizioni scenografiche.
E' consigliabile posizionare il filtro interno in alto su di uno spigolo del lato posteriore della vasca dirigendo il getto di uscita in diagonale verso lo
spigolo opposto del vetro anteriore, per coinvolgere tutta l'acqua dell'acquario nel movimento creato dalla pompa; in tal modo, in superficie si creerà un'increspatura
che migliora lo scambio gassoso e permette di assorbire l'ossigeno dell'aria e di espellere l'anidride carbonica prodotta dai pesci.