Tutti i componenti tecnici necessari, oppure no, per il funzionamento ottimale di un acquario tropicale.
I termoriscaldatori sono uno degli elementi più importanti dell'acquario tropicale, sia che l'acquario sia di acqua dolce che di acqua marina.
Il compito del termoriscaldatore nell'acquario è quello di mantenere l'acqua della vasca ad una certa temperatura, variabile a seconda degli ospiti del nostro
acquario, il più precisa e costante nel tempo. Questo perchè i pesci che noi ospitiamo nella nosta vasca provengono dalle zone tropicali del pianeta e sono abituati ad una
data temperatura.
Ovviamente le esigenze dei vari pesci sono molto diverse, per alcuni anche un solo grado di differenza può risultare fatale mentre per altri è ben sopportabile
una variazione di tre o quattro gradi nel corso della giornata. E' ovvio che il termoriscaldatore può solo riscaldare l'acqua della vasca ma non raffreddarla e che quindi
d'estate la temperatura della vasca può essere maggiore a quella impostata sul termoriscaldatore.
Tecnicamente il termoriscaldatore è composta da due parti distinte, la prima è l'elemento termostatico, sensibile alla temperatura, la seconda è l'elemento
riscaldante vero e proprio.
In commercio vi sono molti tipi di termoriscaldatori, in quelli più semplici, ed economici, l'elemento termostatico è formato da una semplice lamina bimetallica
che si flette in relazione alla temperatura e che al di sotto di una certa temperatura, chiude il contatto elettrico, mentre l'elemento riscaldante è composta da una resistenza
in filo di metallo avvolta su di un'anima in ceramica o in vetro; vi è poi una piccola spia, che indica, con la sua accensione, quando si chiude il contatto; il tutto è inserito
in un'ampolla di vetro Pyrex, resistente alla temperatura, chiusa da un tappo in materiale plastico da cui fuoriesce il perno di regolazione.
Vi sono anche termoriscaldatori più evoluti, con l'elemento termostatico composto da un circuito elettronico, molto sensibile alla più piccola variazione di temperatura,
mentre l'elemento riscaldante è una sottile lamina in carbonio, molto resitente all'usura; anche la spia svolge molte funzioni, quando è spenta indica che la temperatura della vasca
è superiore a quella impostata, per esempio d'estate, quando lampeggia indica che la temperatura è quella impostata e che il termoriscaldatore sta fornendo il giusto calore per
mantenerla costante, utilizzando solo una frazione della potenza massima, mentre quando è accesa fissa indica che la temperatura della vasca è inferiore a quella impostata e che
il termoriscaldatore sta riscaldando alla massima potenza.
Un discorso a parte meritano i termoriscaldatori esterni, intubati; sia l'elemento termostatico che quello riscaldante sono inseriti in un astuccio di materiale plastico,
stagno, che viene inserito nel circuito del sistema di filtraggio, dopo il filtro esterno; in questo modo l'acqua che circola nel filtro poi viene riscaldata alla giusta temperatura
e riimmessa nell'acquario. I vantaggi di questo sistema sono molteplici; per primo non si ha l'antiestetica presenza del termoriscaldatore nella vasca; poi si evita che i pesci
o gli invertebrati possano ustionarsi toccando la parte calda dell'elemento; si ha inoltre una miglior omogenizzazione della temperatura nella vasca, utile specialmente nelle grosse
vasche.
Per una giusta scelta del termoriscaldatore per il nostro acquario conviene optare per un termoriscaldatore di una potenza in Watt pari al volume della vasca in litri; a
per quanto riguarda il modello, a parte le scelte puramente economiche, conviene orientarsi per un termoriscaldatore interno per piccoli acquari e per uno esterno, intubato, per
acquari più grandi o con pesci ed invertebrati di pregio.
L'unica avvertenza nell'uso del termoriscaldatore è quella di non collegarlo alla rete elettrica mai fuori dall'acqua: si romperebbe in pochissimo tempo, con ulteriori
problemi di scarica elettrica, potenzialmente fatale.