Piccolo Antozoo coloniale dell'ordine degli Alcyonacea subordine Stolonifera, famiglia dei Clavulariidae; è presente nel Mar
Rosso, sulla costa dell'Africa tropicale e dall'Oceano Indiano occidentale.
Ogni singolo individuo, formante la colonia, è lungo poco più di un paio di centimetri ed è dotato di un corpo cilindrico, sottile, detto colonna, che
termina con un disco orale, di un color verde intenso, circondato da una piccola corona formata da otto tentacoli piumosi, poco urticanti e di color violetto; la
colonna è formata da due strati di cellule epiteliali, quello interno è detto Endoderma mentre quello esterno Ectoderma separati da un terzo strato,
di consistenza gelatinosa, detto Mesoglea; la colonna racchiude al suo interno la cavità gastrovascolare, detta Celenteron, suddivisa in otto camere
radiali; il celenteron assolve alla duplice funzione di assimilazione e di respirazione.
Sessile, forma colonie dall'aspetto di un folto tappeto erboso di uno splendido color violetto, puntinato di verde.
La colonia è composta da moltissimi di questi polipi, con la base immersa nel Cenenchima comune, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte
le cavità gastriche dei polipi permettendo la comunicazione tra le cavità gastrovascolari dei singoli individui; in questa maniera la colonia assomiglia a un vero e proprio
prato; la colonia è fortemente ancorata al substrato, roccia o madrepora che sia.
In acquario preferisce essere sistemata in una forte corrente d'acqua, ottenuta con un'apposita
Pompa di Movimento, adatta a muovere la parte tentacolare degli individui, in maniera tale che
vengano asportati i prodotti di rifiuto secreti dagli stessi polipi; è anche necessaria una zona con una ottima illuminazione, meglio se ottenuta con lampade
fluorescenti lineari con colorazione di 10.000 K. o superiore oppure con lampade HQI.
In natura la colonia trova la maggior parte del suo sostenamento nella simbiosi con le alghe Zooxantelle presenti nel cenenchima; in acquario è
meglio integrare tale dieta con del microplancton, Liofilizzato o meglio surgelato, spruzzato
direttamente sui polipi della colonia quando sono estroflessi.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi
degli Stoloniferi e con altre specie di invertebrati marini (Acroporidae, Merulinidae, Pocilloporidae, Tridacna); esse, come tutti gli organismi vegetali,
assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute
all'organismo che le ospita; in questo modo l'organismo che ospita le zooxantelle riceve gran parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
Molto resistente, in quanto in natura colonizza zone esposte alla bassa marea anche in vicinanza di insediamenti umani, la Clavularia
racemosa tollera bene la presenza di nitrati e fosfati, soffre, invece per la presenza di alghe verdi filamentose, che potrebbero giungere a soffocare la
colonia.
E' comunque consigliato un potente filtraggio, meglio se effettuato tramite un Filtro
Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' sempre meglio preparare l'acqua dell'acquario con appositi Sali Marini sintetici
di ottima qualità; il prezzo superiore verrà in breve tempo ammortizzato.
Per mantenere il nostro ospite in perfette condizioni, è sempre meglio effettuare cambi parziali dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo,
regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se realizzati all'interno di un'apposito
Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici;
sono anche consigliate aggiunte regolari di Oligoelementi e Bioelementi.
Per tutti questi motivi e per il fatto che non è un invertebrato soggetto alle limitazioni dettate dal C.I.T.E.S.
dovrebbe essere presente anche nell'acquario di invertebrati di un acquariofilo principiante.