INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI





Nomenclatura binomiale
Diploria labyrinthiformis
Coeloria labyrinthiformis, Diploria cerebreformis, Madrepora labyrinthiformis, Maeandra labyrinthiformis, Maeandrina sinuosa, Meandrina cerebriformis
Nome comune
Madrepora cervello
Grooved brain coral, hirnkorallen
Dimensione
Massima in natura della colonia 200 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Antozoo ermatipico, coloniale, dell'ordine delle Scleractinia, famiglia delle Faviidae; è diffuso nell'Oceano Atlantico occidentale: Mar dei Caraibi, Golfo del Messico, Isole Antille, Cuba, Santo Domingo, Colombia, Venezuela, Brasile; colonizza le aree sabbiose, ricche di elementi in sospensione, fino ad una profondità di 50 metri.
Sessile, presenta un corpo cilindrico, detto colonna, formato da due strati di tessuto epiteliale, lo strato esterno è chiamato Ectoderma mentre quello interno Endoderma o Gastroderma, separati da un terzo strato, di consistenza gelatinosa, chiamato Mesoglea; la colonna è ricoperta da uno scheletro calcareo esterno, a forma di meandro, detto Corallite; i coralliti, dalla sezione verticale ad "U", sono larghi 5 / 10 mm, profondi fino a 6 mm e presentano una sezione orizzontale a meandroide molto profonda ed intrecciata con i coralliti degli Antozoi vicini; ogni corallite è dotato di numerosi setti radiali che oltrepassano il bordo di 2 / 4 mm; all'interno del meandro sono posizionati i tessuti molli ancorati ai setti radiali; lo scheletro calcareo è completamente ricoperto dal Cenosarco, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte le cavità gastriche dei polipi; l'apertura orale è circondata da un disco orale, piatto e carnoso, circondato, a sua volta, da una corona di corti tentacoli; il bordo del disco orale presenta evidenti scanalature in corrispondenza dei setti sottostanti; al centro del disco orale è posto lo stoma, che mette in comunicazione con la cavità gastrovascolare interna, detta Celenteron, suddivisa in sei camere radiali; il celenteron assolve sia alla funzione digestiva che a quella respiratoria.
La colonia, formata da molti polipi, talmente uniti da sembrare un corpo unico, è caratterizzata da uno scheletro calcareo dalla forma globulare o a cuscinetto, prodotto dal cenosarco comune, sul quale si sviluppano radialmente i coralliti dei singoli individui, molto vicini ed intrecciati gli uni agli altri ma non tanto da condividere le pareti dei coralliti stessi con i polipi vicini, separati da solchi profondi e larghi 5 / 8 mm, disposizione Meandroide; alla morte di un individuo il cenosarco provvede a livellare lo spazio risultante per permettere l'insediarsi ad un nuovo polipo; in tal modo la colonia cresce nel tempo di diametro.
Le colonie sono, generalmente, di un colore marrone chiaro o giallo oro con i dischi orali leggermente più chiari; il colore è variabile per la quantità di alghe simbionti, del genere delle zooxantelle, più o meno presenti nel cenosarco; a volte si notano effetti fluorescenti prodotti da pigmenti di protezione dai raggi UV.
Di notte, in posizione di riposo, dal cenosarco carnoso si elevano numerosi tentacoli urticanti lunghi sino a 20 mm rendendo l'individuo molto simile ad una attinia (Sclerattinia).
In situazione di normale illuminazione, invece, i polipi carnosi si gonfiano enormemente formano un'unica massa di tessuto, esponendo in questo modo quanto più cenosarco possibile alla luce, per favorire la fotosintesi delle Zooxantelle in esso contenute.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi delle Faviidae e con altre specie di invertebrati marini (Acropora, Alcyoniidae, Merulinidae, Pocilloporidae, Tridacna); esse, come tutti gli organismi vegetali, assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute all'organismo che le ospita; in questo modo la Diploria labyrinthiformis che ospita le zooxantelle riceve gran parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
Antozoo decisamente robusto e resistente, la Diploria labyrinthiformis preferisce essere collocato nella vasca in corrispondenza di una corrente di acqua di media o forte intensità, ottenuta con l'uso delle apposite Pompe di Movimento, tale da far muovere i tentacoli, quando sono estroflessi, senza però strapazzarli troppo; ha bisogno, inoltre, di una intensa illuminazione, preferibilmente con luce di colorazione fredda, 10.000 K° ed oltre, ottenuta con lampade fluorescenti lineari o con lampade HQI.
Per prolungare la sua permanenza in acquario, è indispensabile mantenere un pH elevato, elevati livelli di Calcio, Magnesio e Stronzio ed inoltre i livelli di fosfati e nitrati il più vicino possibile allo zero.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio e Stronzio.
Antozoo ermatipico, in natura si nutre sia dei nutrienti prodotti dalle alghe Zooxantelle che di piccoli organismi plantonici che cattura con i suoi tentacoli urticanti.
In acquario va nutrito con plancton surgelato o Liofilizzato, fatto rinvenire qualche minuto in acqua, preferibilmente la stessa dell'acquario, oppure con un apposito mangime per filtratori, da spuzzare con una apposita siringa nei pressi della colonia durante le ore crepuscolari o notturne, quando i polipi estroflettono i tentacoli.
Appartenendo all'ordine delle Scleractinia è soggetta a limitazione nell'importazione, necessita infatti di un certificato C.I.T.E.S.
Per la sua robustezza e la facilità dell'allevamento è comunque consigliabile anche per un acquariofilo alle sue prime esperienze con l'acquario di barriera; l'unica precauzione da prendere consiste nel tenerlo lontano da altri invertebrati sessili in quanto i suoi tentacoli sono più urticanti di quelli del genere Dipsastraea.

Lysmata Wurdemanni

Polycarpa Spongiabilis

Ricordea Floriadae

Abudefduf Saxatilis

Centropyge Argi

Holacanthus Bermudensis
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali