Antozoo solitario di medie dimensioni, dell'ordine degli Actiniaria, famiglia Phymantidae; è praticamente endemico nel Mar Mediterraneo;
di solito si trova, sino ad una profondità di 70 m, sulle distese di sabbia o di detriti.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si interra, preferibilmente attraverso un piccolo strato di sabbia, raggiungendo lo strato solido
sottostante su cui si fissa mediante un disco adesivo detto piede.
Dal piede parte la colonna, liscia e tozza, che arriva sino alla superficie della sabbia; sulla colonna si apre il disco orale, grande sino a 20 cm di
diametro, con al centro la grossa apertura orale, appena sollevata; il disco orale è circondato da due corone di tentacoli molto frastagliati; la lunghezza dei tentacoli
varia molto da individuo ad individuo ma rimane quasi sempre inferiore al diametro del disco orale.
I tentacoli, traslucidi ed opalescenti sono ricoperti da organi urticanti, detti cnidoblasti e vengono utilizzati dall'animale sia come difesa
che per procurarsi il cibo.
La colonna è di un color giallino o ocra, fortemente screziata di bianco o di rosso; il disco orale presenta una colorazione variabile dal bianco al rosa
o al marrone mentre tentacoli possono essere di un colore variabile dal bianco, al rosa o al verde.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di barriera in convivenza con altri invertebrati urticanti.
Non è consigliabile, invece, avvicinarlo ad altri invertebrati che potrebbero essere ustionati dalle sue cellule urticanti o abbinarlo a pesci lenti,
come gli Hyppocampus, che potrebbero venir catturati e mangiati.
Preferisce sistemarsi in un luogo mediamente illuminato ed interessato da una lieve corrente di acqua, ottenuta mediante l'utilizzo di un'apposita
Pompa di Movimento, che smuova lentamente i tentacoli asportando i prodotti di rifiuto del metabolismo
espulsi dall'apertura orale sotto forma di un grumo mucillagginoso fuoriuscente dall'apertura orale; a volte si contrae completamente nella sabbia espellendo l'acqua
che lo permea, per poi rigonfiarsi dopo poco tempo.
Antozoo robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici e fisici
dell'acqua che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno
pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' sempre meglio preparare l'acqua dell'acquario con appositi Sali Marini sintetici di ottima
qualità; il prezzo superiore verrà in breve tempo ammortizzato.
Per mantenere i nostri ospiti in perfette condizioni è sempre meglio effettuare cambi parziali dell'acqua, preceduti da una sifonatura del fondo, regolari
trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se realizzati all'interno di un'apposito
Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici;
sono anche consigliate aggiunte regolari di Oligoelementi e Bioelementi.
A volte incorpora delle alghe simbionti ma solo per ottenere una migliore mimetizzazione; è comunque carnivoro e predatore, si nutre di tutto ciò che arriva
a portata dei suoi tentacoli urticanti; in acquario accetta mangime surgelato: artemie o chironomus oppure
Mangime Liofilizzato ed anche piccoli pezzi di gambero o di cozza posati delicatamente sui tentacoli.
Per tutti questi motivi non dovrebbe mai mancare nell'acquario di invertebrati del principiante.