Attinia a fungo o attinia di San Tommaso Warty corallimorpharian, false coral, St. Thomas anemone, scheiben-anemone
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Massima in natura 25 cm, in acquario 8 / 12 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Antozoo ermatipico solitario; appartiene all'ordine dei Corallimorpharia, famiglia dei Discosomitidae; proveniente sopprattutto
dall'Oceano Atlantico occidentale: Mar dei Caraibi, Golfo del Messico, Florida, Messico, Panama, Colombia, Venezuela, Isole Antille.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico rigido, si fissa su di un sostegno inerte, quale una roccia o una madrepora morta, mediante un
piccolo disco adesivo, detto piede, dal quale si innalza una colonna corta e tozza.
Molto simile, come aspetto, agli altri Discosomitidae, dalla parte della colonna opposta al piede si apre l'apertura orale, spesso
rialzata, circondata da un disco carnoso di grosse dimensioni; il disco orale è coperto da tentacoli urticanti ed appare ondulato ed irregolare; i tentacoli vicini
al centro sono ben sviluppati, ramificati mentre quelli vicini al margine sono piccoli e semplici; sui tentacoli sono presenti moltissimi piccoli organi urticanti,
detti cnidoblasti, ed organi adesivi, detti spirocisti; in condizioni normali di illuminazione i tentacoli sono gonfi di acqua, tanto da assomigliare
a piccoli otri, per offrire quanta più superficie possibile ai raggi del sole.
Il disco orale del Rhodactis osculifera contiene moltissime microscopiche alghe simbiotiche, del genere Zooxanthellae ed è, per questo,
sono di un colore estremamente variabile, a seconda della quantità di alghe Zooxanthellae presenti: giallo, viola, verde, azzurro; in rari casi sono anche
di color arancione o rosso; a volte, megli esemplari provenienti da zone di bassa profondità, sono anche presenti dei pigmenti protettivi che reagiscono alla luce
UV.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con gli antozoii della
famiglia dei Discosomitidae e con altre specie di invertebrati marini (Acropore, Alcyoniidae, Merulinidae, Pocilloporidae, Tridacna); esse, come tutti gli
organismi vegetali, assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente
cedute all'organismo che le ospita; in questo modo il Discosomitidae che ospita le zooxantelle riceve una parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
Molto colorato e molto decorativo, è molto simile, come aspetto, agli altri appartenenti alla famiglia dei Discosomitidae; solitario ma gregario,
forma gruppi di due / tre individui, ben distinti gli uni dagli altri.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di barriera in convivenza con tutti gli altri invertebrati, sessili e non, e con
pesci di piccola o media grandezza, come gli appartenenti al genere Amphiprion, con i quali instaura un rapporto di simbiosi, ma non con appartenenti ai generi
Balistidi o Cantigaster, che potrebbero morderlo e neanche con pesci lenti del genere Hyppocampus che, invece, potrebbero venir catturati e mangiati.
In acquario preferisce essere sistemato in un luogo fortemente illuminato, ma non con lampade HQI, ed interessato da una corrente di acqua, ottenuta con
l'uso delle apposite Pompe di Movimento, di medio o bassa intensità; comunque se le condizioni ambientali non
sono perfette non ne viene assolutamente pregiudicato il suo mantenimento in cattività.
Onnivoro, trae il suo sostentamento sia dalla alghe simbionti che prolificano in gran numero nel disco carnoso, intorno all'apertura orale, sia da plancton
o da piccoli animali catturati dall'ambiente circostante; in acquario gradisce regolari somministrazioni di plancton surgelato o
Liofilizzato; se molto grande questo Antozoo può essere nutrito anche con artemie o chironomus oppure pezzeti
di pesce o di polpa di cozza depositati con delicatezza sopra i tentacoli del disco periorale che, in questi casi, si avvolge sulla preda per favorire la digestione che,
in questa specie, avviene esternamente.
Antozoo molto robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici e fisici dell'acqua che deve essere solo ben
ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro
volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un
Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito
Schiumatoio.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità,
il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi.
Non è particolarmente aggressivo ma è comunque bene lasciare una piccola distanza di rispeto da altri invertebrati sessili che, altrimenti, potrebbero venir
ustionati dalle sostanze urticanti che emette sotto forma di filamenti mucillagginosi.
Per tutti questi motivi e per il fatto che non è una specie rientrante nelle limitazioni stabilite dal CITES, la Rhodactis
osculifera non dovrebbe mai mancare sia nell'acquario di invertebrati del principiante che in quello del più esperto acquariofilo.