INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI




Nomenclatura binomiale
Stenorhynchus seticornis
Cancer sagittarius, Cancer seticornis, Leptopodia lineata, Leptopodia ornata, Leptopodia sagittaria
Nome comune
Granchio ragno, granchio freccia
yellowline arrow crab, arrow crab
Dimensione
Massima in natura 60 mm più le gambe
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Artropode Malacostraca Decapoda della famiglia degli Inachoididae; lo Stenorhynchus seticornis è presente in tutto l'Oceano Atlantico tropicale, dal North Carolina sino alle Isole Bermuda ed al Brasile, includendo tutto il Mar dei Caraibi ed il Golfo del Messico; vive sulla barriera corallina fino ad una profondita di 15 metri.
Il capo ed il torace dello Stenorhynchus seticornis sono fusi insieme in un unico blocco, detto Cefalotorace, che assume una curiosa forma triangolare, piatta e leggermente allungata; il cefalotorace è rinchiuso in un robusto carapace chitinoso, impregnato di sali calcarei, che presenta un diametro massimo di 50 / 60 mm; sul capo è presente un lunghissimo rostro spinoso, decisamente rivolto verso l'alto, che gli da una caratteristica forma a fiasco; il rostro è affiancato da due occhi globulari, sostenuti da due corti segmenti articolati, e una coppia di antenne, piumose e molto corte; la bocca è dotata di due coppie di mascelle e di una coppia di mandibole; intorno alla bocca vi sono tre paia di piccole appendici, dette Massillipedi, utilizzate per portare il cibo alla bocca; lungo il perimetro del cefalotorace vi sono cinque paia di appendici articolate, dette Pereiopodi; i pereiopodi sono molto sottili e lunghi sino a 100 mm; il primo paio di pereiopodi presenta, all'estremità, una piccola chela mentre le altre quattro paia terminano con un singolo, piccolo artiglio.
L'addome, diviso in sei segmenti, è anch'esso ricoperto da una corazza chitinosa impregnata di sali calcarei, simile a quella del cefalotorace ma più sottile e delicata; esso è ripiegato sotto il cefalotorace, in un'apposita rientranza.
La corazza, formata da chitina impregnata di sali calcarei, che ricopre sia il cefalotorace che l'addome non cresce come crescono i tessuti molli; per questo motivo deve essere periodicamente sostituita con una nuova, più grande; questa operazione, molto importante e delicata, si chiama fare la muta.
La colorazione di questa specie è molto variabile, il corpo può essere di un color oro, giallo o crema, sfumato di marrone con linee nere o blu iridescente, le lunghe zampe sono rossastre o gialle, gli artigli e le chele sono di color blu o viola.
In natura lo Stenorhynchus seticornis è particolarmente territoriale e di abitudini crepuscolari; si nutre prevalentemente di piccoli vermi e altri piccoli invertebrati che trova sulla barriera corallina; per questo motivo è comunemente tenuto in acquari di barriera per controllare le popolazioni Arenicola marina, o di altri policheti erranti eventualmente presenti; lo Stenorhynchus seticornis si trova spesso in associazione con gli anemoni di mare, Lebrunia negletta e Condylactis gigantea, spesso in compagnia dei crostacei Ancylomenes pedersoni e Periclimenes yucatanicus.
In acquario, dopo un periodo di acclimatazione, perde l'originale timidezza e girovaga tranquillamente anche durante le ore diurne.
E', in definitiva, un invertebrato molto robusto, poco esigente per quanto riguarda le caratteristiche chimico fisiche dell'acqua, che deve essere semplicemente ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
Per mantenere il nostro ospite in perfette condizioni, è sempre consigliabile effettuare cambi parziali preceduti da una sifonatura del fondo, regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se realizzati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici; sono anche consigliate aggiunte regolari di Oligoelementi e Bioelementi e di preparati a base di Iodio per favorire la muta.
E' meglio preparare l'acqua dell'acquario con appositi Sali Marini sintetici di ottima qualità; il prezzo superiore verrà in breve tempo ammortizzato.
In acquario accetta una dieta variata a base di cibi freschi, congelati o Liofilizzati come artemie, krill, mysis, chironomus, ma si adatterà anche ad alimentarsi di tutti gli avanzi di cibo che incontra, contribuendo così alla pulizia della vasca che lo ospita.
E' in definitiva un invertebrato che non dovrebbe mai mancare in un acquario di barriera!

Condylactis Gigantea

Lebrunia Neglecta

Periclimenes Yucatanicus

Acanthurus Coeruleus
Livrea Juvenile

Chromis Cyanea

Chromis Insolata
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali