Crostaceo decapode della famiglia dei Trapeziidae; é presente nell'Oceano Pacifico occidentale: Grande Barriera Corallina, Papua Nuova Guinea,
Filippine, Palau.
Il corpo presenta i tipici caratteri dei crostacei brachiuri (i cosidetti granchi); il capo ed il torace sono uniti in un unico blocco, detto cefalotorace,
piatto e squadrato, ricoperto da una corazza chitinosa, irrobustita da sali calcarei, detta carapace; i margini laterali
del carapace presentano una spina dorsale epibranchiale ben definita; il margine frontale è tagliato in quattro denti o lobi più o meno sporgenti; le due coppie di antenne
sono corte e tozze e si ripiegano in un seno antennale molto profondo; gli occhi, sorretti da un corto segmento articolato, non rientrano in un'apposita tasca; la bocca
è dotata di due coppie di mascelle e di una coppia di mandibole che si muovono in senso orizzontale; la bocca è affiancata da tre paia di appendici biramose, dette
Massillipedi utilizzate nella nutrizione; lungo il margine laterale del carapace vi sono cinque paia di appendici articolate, dette Pereiopodi, con funzione
ambulacrale; il primo paio di pereiopodi si è trasformato in un paio di robuste chele con l'interno seghettato; le altre paia, piatte e larghe, terminano con un robusto
artiglio.
L'addome, anche esso ricoperto da una corazza chitinosa impregnata di sali calcarei, è ripiegato sotto il cefalotorace; sotto l'addome vi sono sei paia di
appendici articolate, dette Pleopodi, che servono ad indirizzare un flusso di acqua verso le branchie e, negli esemplari di sesso femminile, a trattenere le uova;
l'addome termina con un segmento piatto detto Telson che insieme agli Uropodi, appendici biramose piatte, formano la coda.
La corazza che ricopre sia il cefalotorace che l'addome non cresce come crescono i tessuti molli e per questo motivo deve essere periodicamente abbandonata
e sostituita con una nuova, più grande; questo processo si indica con "fare la muta"; all'inizio della muta il vecchio carapace si fessura lungo determinate linee ed
il crostaceo, con rapidi movimenti, ne fuoriesce; una volta fuori dal guscio duro, i tessuti molli si idratano rapidamente ed aumentano di dimensioni; a questo punto si
ha la deposizione dei sali minerali e si riforma un nuovo carapace; la muta rappresenta un periodo molto delicato nella vita dei crostacei che rimangono privi della
protezione e pertanto si ritirano in luoghi nascosti.
La colorazione del carapace varia da individuo ad individuo entro caratteristiche generali; il fondo è di color bianco, crema o rosa con sopra un disegno
reticolare, o ad alveare, di color arancione; i pereiopodi e le chele hanno un disegno simile a quello del carapace.
L'habitat preferito di questo inconfondibile granchio è rappresentato dall'intreccio delle sclerattinie del genere Stylophora e Pocillopora con cui
vive in una stretta associazione; nascondendosi nel profondo dei rami del corallo e nutrendosi del tessuto morto e del muco del corallo; questa associazione non è un tipo di
parassitismo bensi di una forma di simbiosi, in quanto la Trapezia septata difende attivamente i coralli che la ospitano da eventuali predatori, come la stella
marina predatrice dei coralli Acanthaster planci.
A causa del loro incunearsi profondamente tra i rami delle madrepore l'unico modo per catturarli consiste nel rimuovere l'intera formazione di corallo dall'acqua;
per questo motivo non sono offerti in commercio; può succedere però che uno di questi crostacei entri come migrante clandestino, portato insieme a qualche invertebrato sessile,
nel qual caso l'allevamento è molto semplice in quanto necessita di pochissime attenzioni e cure.
Come crostaceo non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici e fisici dell'acqua che deve essere solo ben
ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte
la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione
di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi.
Onnivoro, si nutre di tutto ciò che gli arriva a portata: sia mangime surgelato: krill, chironomus, mysis, artemie, oppure mangime
Liofilizzato; può essere nutrito anche con pezzeti di pesce o di polpa di cozza.