PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE




Nomenclatura binomiale
Botia lohachata
Nome comune
Botia reticolata, botia YO YO
Reticulate loach, YO YO loach
Dimensione
Massima in natura 11 cm
In acquario 4 / 9 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 30° C
Durezza: 5° / 12° dGh
PH: 6,25 / 7,5
Allevamento e compatibilità in acquario
Cipriniforme di media dimensione, appartiene alla famiglia dei Cobitidae; proviene dai medio ed alto corso dei torrenti di montagna della catena dell'Himalaya, in Pakistan, India, Nepal e Bangladesh; in particolare gli adulti vivono a valle per la maggior parte del tempo ma risalgono il corso d'acqua per deporre le uova mentre le forme giovanili lo discendono man mano che crescono.
La classificazione è ancora controversa in quanto alcuni autori, Nalbant nel 2002 e Kottelat nel 2004, hanno incluso questa specie in una ristretta famiglia dei Botiidae mentre secondo altri autori questa divisione, fondata su un ristretto numero di caratteri morfologici, è arbitraria; in attesa di una sistematica definitiva si utilizza la precedente classificazione.
Presenta un corpo fusiforme, snello, molto allungato e di sezione triangolare, con il ventre quasi piatto; la testa è relativamente piccola e conica, raccordata da una fronte convessa ed una gola piatta; la bocca, relativamente piccola, è posta in posizione sub-terminale; intorno alla bocca sono presenti 4 coppie di bargigli carnosi, 2 coppie superiori e 2 inferiore; la bocca è armata di lunghi denti acuminati rivolti verso il davanti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, dotate di protuberanze ossee che permettono la masticazione; sulla testa, appena sotto l'occhio, è presente una spina bifide, mobile e molto tagliente, che normalmente viene nascosta all'interno di una piega della pelle, ma che viene eretta quando il pesce è impaurito; davanti agli occhi sono poste due narici tubolari con funzione olfattiva; caratteristiche curiose sono la possibilità di emettere suoni, simili ad un click facendo sbattere i denti faringei e di poter respirare ingerendo aria, l'ossigeno viene assorbito dalle pareti dell'intestino mentre i restanti gas vengono espulsi dall'ano sotto forma di bollicine.
La pinna dorsale, sostenuta da 2 raggi molli semplici e da 8 / 10 raggi molli ramificati, ha una forma trapezoidale discendente verso la pinna caudale e termina con un lobo posteriore che sfiora il dorso; la pinna anale, sorretta da un raggio molle semplice e da 5 o 6 raggi molli ramificati, ha una forma trapezoidale ed è posta molto indietro sul ventre, oltre la fine della pinna dorsale; la pinna caudale, dalla larga forma trapezoidale, ha il margine posteriore profondamente inciso e diviso in due lobi dagli apici arrotondati; le pinne ventrali, triangolari, sono poste più indietro della pinna dorsale mentre le pinne pettorali, triangolari e con il bordo leggermente arrotondato, sono poste poco oltre la fine dell'opercolo branchiale.
Gli esemplari giovani sfoggiano una livrea leggermente diversa da quella mostrata dagli esemplari più adulti.
La livrea degli esemplari giovani è molto colorata; il fondo è di un giallo oro, con riflessi verdastri; sul fianco sono disegnate una serie di macchie scure, di un color grigio verdastro o nero, che sembrano una serie di "Y", che si riuniscono sul dorso con le loro omologhe, e di "O", onde il nome comune; la pinna dorsale, di color giallo, è attraversata da una riga scura; la pinna caudale, anch'essa di color giallo, è percorsa da 2 o 3 barre scure, a forma di parentesi curva con la concavità rivolta verso il davanti; le altre pinne sono semitrasparenti, con riflessi giallastri e puntinati da piccole macchie scure.
Negli esemplari adulti le macchie a forma di "Y" e di "O" perdono la loro simmetria e diventano un reticolo irregolare che copre tutto il corpo.
Pesce vivace ed a volte fastidioso, è meglio allevare un piccolo gruppo in una vasca a loro dedicata oppure in una vasca di comunità in compagna di pesci altrettanto vivaci e con le pinne corte come Trichopodus leerii, Trichopodus trichopterus, Andinoacara pulcher, Puntigrus tetrazona.
Necessita di una vasca di medio-grandi dimensioni, con molte piante robuste, come lo Spathiphyllum wallisii oppure il Microsorum pteropus, legni e rocce per creare nascondigli; per il fondale è consigliabile utilizzare un ghiaietto dai grani arrotondati.
Non è un pesce particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua, che però deve essere molto ben filtrata ed areata; occorre dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio ed effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da un'accurata sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
In natura è un pesce decisamente carnivoro, si nutre di vermi, insetti, larve e, soprattutto, di crostacei e gasteropodi acquatici, di cui stritola rumorosamente il guscio con i possenti denti anteriori; in acquario preferisce mangime surgelato, artemia o chironomus, se di grandi dimensioni anche gamberetti e polpa di cozze; con il tempo accetta anche mangimi liofilizzati o secchi in grossi granuli; considerando la sua abilità nel mangiare i gasteropodi acquatici viene spesso utilizzato per eliminare dall'acquario questi fastidiosi invertebrati.
Non si hanno notizie di un'eventuale riproduzione in un acquario domestico; quasi tutti gli esemplari in vendita provengono dalla cattura nelle zone di origine.
In definitiva è adatto ad una grande vasca, anche se gestita da un neofita, popolata con pesci vivaci; le uniche attenzioni che richiede consistono nel coprire la vasca con un vetro, per evitare che salti fuori dalla vasca, e di mantenere la temperatura un poco più elevata del normale.

Chromobotia Macracanthus

Puntigrus Tetrazona

Tanichthys Albonubes

Trichopodus Leerii

Trichopodus Trichopterus

Trichopodus Trichopterus
Varietà Cosby
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale