Grosso Perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae, proveniente in origine dall'Africa centro-orientale: parte meridionale del Lago Tanganica, dal litorale sino alla profondità
di 120 m; ormai è allevato per il mercato dell'acquariologia dai professionisti e dagli appassionati di tutto il mondo, sia nelle varie colorazioni naturali che in varietà di allevamento dalle livree
particolarmente colorate.
La Cyphotilapia gibberosa è una specie dalla classificazione piuttosto controversa; secondo alcuni autori il genere sarebbe rappresentato da una sola specie, la Cyphotilapia
frontosa; secondo altri autori, Tetsumi Takahashi e Kazuhiro Nakaya, il genere comprenderebbe due o, addirittura, tre specie differenti: la Cyphotilapia frontosa, la Cyphotilapia gibberosa
ed una terza specie, non ancora denominata ufficialmente, contraddistinta dall'avere sulla livrea 7 bande verticali azzurre e che è stata ritrovata nell'estremo nord-orientale del lago; in attesa di una eventuale
analisi del DNA si considerano valide le due specie sopra riportate mentre la terza viene ascritta come variazione locale della Cyphotilapia frontosa.
Presenta un corpo dalla forma molto marcata: robusto, ovoidale, molto compresso lateralmente nella parte posteriore; il dorso è inarcato mentre il ventre è quasi piatto; la testa è grande ed
appuntita, raccordata da una fronte ripida; la bocca, grande e con le labbra particolarmente carnose, è in posizione sub-terminale e leggermente prominente; nella cavità orale i denti, piccoli ma acuminati,
sono presenti su entrambi gli archi mascellari mentre, nella gola, sono anche presenti due ossa falciforme, dette denti faringei, dotate di protuberanze adattate alla masticazione; l'opercolo branchiale è
grosso e robusto; il peduncolo caudale è grosso ma ben distinto; molto caratteristica, e comune ad entrambi i sessi, è la grossa gibbosità, formata da un accumulo di tessuto adiposo che si sviluppa intorno
ad una cresta ossea presente sulla fronte.
La pinna dorsale, dalla forma trapezoidale e sostenuta da 18 spine rigide, corte, e da 8 o 9 raggi molli, molto lunghi e morbidi, si estende su gran parte del dorso e termina con un lungo lobo
posteriore, dal margine rialzato e l'apice, appuntito, che si prolunga in un sottile filamento; la pinna anale, trapezoidale e sostenuta da 3 spine rigide, corte e spesse, e da 8 raggi molli, termina con un
lungo lobo posteriore che presenta il terzo ed il quarto raggio, molto allungati, che si prolungano in un sottile filamento; la pinna caudale, dalla forma a delta piuttosto stretta, ha il margine molto
arrotondato; le pinne ventrali, triangolari, presentano la seconda e la terza spina molto sviluppate che si prolungano con un filamento; le pinne pettorali, trapezoidali, hanno il margine obliquo; entrambe
queste ultime pinne sono in posizione giugulare, appena la fine dell'opercolo branchiale.
La Cyphotilapia gibberosa si distingue dalla congenere per avere la forma del corpo più tozza; al centro del corpo 3 file di squame, tra le linee laterali superiore e inferiore, invece
che di 2 file; un numero superiore di squame sulla linea longitudinale: 34 - 36 invece di 33 - 35; meno denti esterni sulla mascella superiore: 31 - 52 invece di 39 - 62 ; la base della pinna dorsale più
allungata: 57,1 - 64,6% della lunghezza invece del 53,8-60,9% e le pinne pettorali più lunghe e sottili: 36,0 - 47,2% della lunghezza invece del 31,3 - 41,7%.
Data la vastità e la diversità biologica dell'habitat in cui la specie prospera e si riproduce, si sono evolute numerose tribù dotate di livree dalle notevoli varianti cromatiche; queste tribù
vengono generalmente indicate con il nome del luogo in cui normalmente risiedono.
La varietà 'Blue Zaire', detta anche 'Moba' e proveniente dalla costa centro-occidentale dello Zaire, presenta un corpo di color azzurro chiaro, con la testa di un color azzurro leggermente più
scuro; sul fianco sono presenti 6 bande trasversali, di color azzurro scuro, che non si estendono alla pinna dorsale; la prima di queste barre passa sopra l'occhio, leggermente in diagonale, mentre l'ultima
circonda la fine del peduncolo caudale, appena prima della pinna caudale; la pinna dorsale, quella caudale e quella anale pinne sono di color azzurro intenso mentre le pinne ventrali sono di color celeste.
La varietà 'Kapampa', proveniente dalla costa sud-occidentale dello Zaire, presenta un corpo di color celestino pallido, con la testa di color azzurro chiaro; sul fianco sono presenti 6
bande trasversali, di color azzurro scuro, che non si estendono alla pinna dorsale; la prima di queste barre passa sopra l'occhio, leggermente in diagonale, mentre l'ultima circonda la fine del peduncolo
caudale, appena prima della pinna caudale; le pinne sono di color di color celeste scuro.
La varietà 'Zambia Chaitika', proveniente dalla costa sud-occidentale dello Zambia, presenta un corpo di color celestino pallido, con il muso di color celestino scuro; sul fianco sono presenti 5
bande trasversali, di color azzurro cobalto, che non si estendono alla pinna dorsale, l'ultima delle quali circonda la fine del peduncolo caudale, appena prima della pinna caudale; sulla testa è invece
presente una barra, a forma di "C", che copre gli occhi ed arriva sino al mento; tutte le pinne sono di un color di color celeste chiaro.
La varietà 'Zambia Chituta', proveniente dalla costa meridionale dello Zambia, presenta un corpo di color celestino pallido, con il muso di color celestino scuro; sul fianco sono presenti 5
bande trasversali, di color azzurro cobalto, che non si estendono alla pinna dorsale, l'ultima delle quali circonda la fine del peduncolo caudale, appena prima della pinna caudale; sulla testa è invece
presente una barra, a forma di "L" rovesciata, che copre gli occhi ed arriva sino alla gola; tutte le pinne sono di un color di color celeste chiaro.
La varietà 'Kantalamba', proveniente dalla costa sud-orientale della Tanzania, presenta un corpo di color celestino pallido, con il muso di color celestino scuro; sul fianco sono presenti 6
bande trasversali, di color azzurro cobalto, che non si estendono alla pinna dorsale; la prima di queste bande passa sopra l'occhio mentre l'ultima circonda la fine del peduncolo caudale, appena prima
della pinna caudale; tutte le pinne sono di un color di color celeste chiaro.
La varietà 'Mpimbwe', proveniente dalla costa centro-orientale della Tanzania, presenta un corpo di color grigio chiaro, con la testa di un color celeste scuro; sul fianco sono presenti 5 bande
trasversali, di color azzurro cobalto, che non si estendono alla pinna dorsale, ed una piccola mascherina longitudinale, del medesimo color azzurro, che congiunge gli occhi; l'ultima banda circonda la fine
del peduncolo caudale, appena prima della pinna caudale; tutte le pinne sono di un color celeste scuro tranne quelle ventrali che sono più chiare.
Pesce molto robusto, vivace ed abbastanza aggressivo; non è assolutamente adatto alla convivenza con pesci piccoli e pacifici, conviene allevarlo in un acquario di comunità con pesci altrettanto
grandi e robusti oppure sistemare un maschio e qualche femmina in un acquario esclusivamente a loro dedicato; necessita di una vasca di grande capacità, con un arredamento formato da legni, rocce e vasi di
terracotta disposti a fare anfratti e nascondigli; ogni femmina prenderà poi possesso di un territorio con al centro un particolare oggetto; essendo pesci di profondita gradiscono poco un'illuminazione intensa.
Poco esigente per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua dell'acquario; dato il suo appetito smodato occorre dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio e fare
frequenti ed abbondanti cambi dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo; sono inoltre consigliati regolari trattamenti con ozono ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
In natura è prettamente carnivoro; si nutre di piccoli pesci e di tutta fauna che trova, insetti, vermi, crostacei, molluschi, uova ed avannotti di altri pesci.
In acquario è praticamente onnivoro, preferisce mangime surgelato, artemia, chironomus, se di grossa taglia accetta anche polpa di cozze, pesciolini o gamberetti surgelati; accetta volentieri
anche mangimi liofilizzati oppure mangimi secchi in grossi granuli o in scaglie; è consigliato somministrare mangimi studiati per intensificare i colori.
La riproduzione è possibile in una vasca appositamente dedicata, di grande capacità, dotata di un potente filtraggio ed arredata con un poco di ghiaietto grossolano, rocce, legni di torbiera e
numerosi vasetti di terracotta; è consigliabile inserire un solo maschio insieme a qualche femmina, scelti in un gruppo di giovani esemplari; bisogna considerare che sono pesci longevi e che maturano dopo
qualche anno di permanenza in acquario, occorrono almeno 3 o 4 anni per le femmine ed ancora di più per i maschi.
La Cyphotilapia gibberosa è un incubatore orale materno, la femmina depone poche uova, dalle 10 alle 50, su di un sasso o all'interno di una grotta ed il maschio le feconda; dopo la
fecondazione la femmina prende in bocca le uova e le cova fino alla schiusa ed oltre; quando i piccoli hanno completamente riassorbito il sacco vitellino e sono in grado di nutrirsi da soli, la femmina
preleva piccoli bocconi di cibo che vengono consumati dagli avannotti all'interno della cavità orale; i piccoli verrano rilasciati soltanto quando saranno già grandi ed in grado di sopravvivere da soli.
In definitiva è un pesce grande, robusto e colorato, sarebbe molto adatto all'acquario di un neofita se non fosse per le dimensioni che raggiunge e per la lentezza dell'accrescimento.