Varietà di allevamento di un cipriniforme di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; proviene originariamente dai piccoli corsi d'acqua montani del Pakistan,
India, Bangladesh, Nepal, Myanmar e Bhutan; sono stati ritrovati degli esemplari allo stato libero anche nella Colombia ma si ipotizza che siano dei discendenti di esemplari sfuggiti dagli allevamenti; questa varietà a pinne
estremamente lunghe è stata pazientemente isolata ed allevata per l'acquariologia.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e compresso lateralmente; il dorso presenta un accenno di dosso centrale; la testa è relativamente grande ed appuntita;
l'occhio è relativamente piccolo; la bocca, in posizione terminale, è orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa
falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee, adattate alla masticazione; intorno alla bocca sono presenti 2 coppie di lunghi
bargigli che arrivano a metà dell'opercolo branchiale; la linea laterale è assente; il peduncolo caudale è lungo, largo e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare e sostenuta da un raggio molle semplice e da 5 o 6 raggi molli ramificati, termina con un lobo posteriore che sfiora il dorso; la
pinna anale, di forma trapezoidale e sorretta a sua volta da 1 o 2 raggi molli semplici, con il secondo più lungo del primo, e da 13 o 14 raggi molli ramificati, è posta molto indietro
sul ventre e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, stretta e di forma trapezoidale, ha il margine posteriore profondamente inciso e diviso
in due lobi dagli apici arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono poste più avanti della pinna dorsale; le pinne pettorali, piccole, triangolari e con il margine
arrotondato, sono poste poco dopo il margine inferiore dell'opercolo branchiale.
Questa varietà presenta delle pinne estremamente lunghe; a parte la lunghezza delle pinne non vi sono differenze di allevamento rispetto alla varietà originaria.
La livrea, decisamente appariscente, è di un color grigio argento, con il dorso di un color verde oliva; sul fianco sono disegnate 5 bande longitudinali, di un color azzurro
cobalto, che vanno dall'opercolo branchiale sino alla fine della pinna caudale; le 3 bande centrali sono molto evidenti mentre le 2 laterali sono appena accennate, più evanescenti; su
tutto il fianco vi sono dei riflessi iridescenti; la pinna dorsale, semitrasparente ha il margine distale ornato da un bordo nero ed oro; la pinna anale è percorsa longitudinalmente da
3 o 4 righe scure, di color indaco o nero.
Non vi sono grosse differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi hanno solo il ventre più gonfio.
Pesce molto pacifico e vivace ma timido; è molto adatto anche alle vasche di medie dimensioni, con folta vegetazione; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i
pesci pacifici e di medio-piccola taglia come piccoli caracidi o ciprinidi; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 o 10 individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Pesce molto robusto ed originario dei corsi d'acqua caratterizzati da notevoli variazioni stagionali di portata è poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve però essere
molto ben filtrata ed areata; sono molto consigliati un potente sistema di filtraggio, regolari cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi.
Carnivoro, in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto
chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è possibile e molto interessante; è abbastanza facile riconoscere i sessi ma è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani
esemplari; per la riproduzione occore una piccola vasca riempita con acqua leggermente tenera e neutra (5° dGh; 6,8 PH; 28° C); per non infastidire i riproduttori è meglio se la vasca è
schermata e posta in un posto tranquillo; sul fondo va sistemato uno strato delle apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili, leggermente sollevata, per evitare che gli stessi
genitori si mangino le uova; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum demersum; come sistema di filtraggio è sufficente un piccolo filtro a spugna sintetica.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori espellono e fecondano le uova che scendono tra le bilie di vetro o sotto la griglia; dopo la deposizione è meglio allontanare i riproduttori e cambiare
quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 36 ore e gli avannotti, minuscoli, si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo circa 2 o 3 giorni i piccoli hanno riassorbito il
sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; ora si possono nutrire con infusori, rotiferi e parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli
di artemia salina appena schiusi; raggiunta una lunghezza di 1,5 cm si possono nutrire come gli adulti.
In definitiva è una razza molto consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.