Varietà da allevamento di un grosso Perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; in origine proveniva dal bacino settentrionale del Rio
delle Amazzoni e dal bacino dell'Orinoco: Rio Negro, Rio Guaina, Brazo Casiquiare, Alto Orinoco; nel Brasile settentrionale, Venezuela, Colombia; gli
allevatori hanno pazientemente selezionato questa varietà dalla livrea particolarmente colorata ed appariscente.
Presenta un corpo robusto, poco allungato, dalla forma quasi circolare e molto compresso lateralmente; la testa è relativamente piccola e camusa; gli occhi sono relativamente piccoli e poco
sporgenti; davanti agli occhi è presente una coppia di narici con funzione olfattiva; la bocca, piccola e con le labbra carnose, è posta in posizione terminale; l'opercolo branchiale è dotato di un
preopercolo articolato; il peduncolo caudale è corto e largo.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale e sostenuta da 15 / 17 spine rigide e da 12 raggi molli ramificati, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lobo posteriore dal margine
arrotondato; le spine rigide sono solo parzialmente ricoperte dalla membrana interradiale e danno alla prima parte della pinna un aspetto seghettato; dei raggi molli il terzo, quarto e quinto sono molto
più lunghi dei successivi e terminano con un apice appuntito che si prolunga in un filamento sottile; la pinna anale, trapezoidale e sostenuta da 8 o 9 spine rigide e da 11 raggi molli ramificati,
termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito; la pinna caudale, dalla, forma a delta, è stretta e termina con un margine leggermente arrotondato; le pinne ventrali, triangolari, sono
molto lunghe e terminano con un apice appuntito; le pinne pettorali sono trapezoidali, con il margine arrotondato.
La livrea è molto colorata ed appariscente: il corpo è di un color verde brillante con la testa di color turchese scuro ed il dorso di color verde oliva; la gola, la nuca e la parte del
fianco vicina all'opercolo branchiale sono intensamente colorate di rosso ceralacca; sul fianco si vedono le vestigia delle 8 bande trasversali; la pinna dorsale e la pinna caudale sono di color
turchese mentre quella anale è di color arancio.
Non vi sono grandi differenze tra gli esemplari di sesso femminile e quelli di sesso maschile; quest'ultimi sono leggermente più grandi e presentano gli apici della pinna dorsale e di
quella anale più lunghi ed appuntiti.
Pesce di medie dimensioni, il maschio è abbastanza territoriale e litigioso con gli altri maschi per la conquista del territorio; la soluzione migliore è allevare una sola coppia in un
acquario dedicato o ad un acquario di comunità.
Pacifico e relativamente timido, è adatto all'acquario di comunità ed alla convivenza anche con pesci più piccoli di lui come i caracidi: Hyphessobrycon erythrostigma,
Hyphessobrycon pulchripinnis, Hyphessobrycon eques, Hyphessobrycon peruvianus.
Necessita di una vasca di media grandezza, con molte piante robuste, come Microsorum pteropus oppure Anubias barteri, legni e rocce per fare nascondigli.
Pesce abbastanza robusto, non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata; è meglio effettuare,
regolarmente, dei cambi parziali dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
In natura si nutre della piccola fauna che trova nel fondale, vermi, crostace, insetti, uova e larve di pesce; in acquario è praticamente onnivoro, accetta qualsiasi tipo di
mangime sia surgelato, gradisce in modo speciale i chironomus, che liofilizzato o secco in granuli o in scaglie; accetta anche cibo fresco di origine vegetale come rotelle di zucchina, di
banana o foglie di lattuga o le apposite sfoglie di alghe liofilizzate.
La riproduzione è relativamente semplice, anche nell'acquario di comunità, ed è alla portata del principiante; è abbastanza difficile determinare il sesso di questi pesci, comunque
è sempre conveniente far formare una coppia affiatata in un gruppo di cinque o sei giovani individui.
Per la riproduzione è meglio utilizzare una vasca dedicata, di ampie dimensioni, con il fondo formato da graniglia di media granulometria ed arredata con legni di torbiera, grosse
rocce piatte e vasi da fiori in terracotta; dopo interessanti giochi d'amore, durante i quali i riproduttori sfoggiano tutti i loro colori più accesi, la deposizione avviene sulle rocce
preventivamente ripulite dai sedimenti; subito dopo la fecondazione delle uova da parte del maschio entrambi i genitori cominciano a montare la guardia al nido.
Dopo circa 48 / 72 ore le uova si schiudono ed i piccoli avannotti vengono presi in bocca da uno dei genitori che, a turno, aspetteranno che i piccoli abbiano riassorbito il sacco
vitellino e possano nuotare liberamente; anche quando gli avannotti nuotano liberamente vengono presi in bocca dai genitori durante la notte o in caso di pericolo;
le cure parentali durano fino ad un paio di mesi.
Gli avannotti potranno essere nutriti, quando cominciano a nuotare liberamente, con naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.
In definitiva, considerando le dimensioni raggiunte dagli esemplari adulti, è un pesce relativamente facile da allevare, anche da un acquariofilo neofita.