Piccolo caraciforme appartenente alla famiglia dei Characidae o Characinidae; proveniente originariamente sia dal bacino fluviale dell'alto corso del
Rio delle Amazzoni: Rio Madeira, Rio Beni, Rio Mamoré, Rio Guaporé, nel Brasile occidentale, sia dal bacino fluviale
dell'alto corso del Rio Paraguay, nel Mato Grosso; per la sua particolare colorazione e per la relativa facilità dell'allevamento in acquario è intensivamente allevato ovunque.
Presenta un corpo di forma romboidale, poco allungato e molto compresso lateralmente; la testa è grande ed appuntita; gli occhi sono molto grandi; la bocca, piccola
e orientata verso l'alto, è in posizione terminale; il peduncolo caudale, corto e stretto, è ben distinto.
La pinna dorsale, di forma quadrangolare e con il margine distale leggermente arrotondato, è posta al centro del dorso ed è sostenuta da 9 o 10 raggi molli, con il
primo più corto del secondo ed i successivi di altezza decrescente; la pinna dorsale termina con un largo lobo posteriore; dietro la pinna dorsale è presente
una piccola pinna adiposa; la pinna caudale, dalla larga forma a delta è divisa in due lobi simmetrici e con gli apici appuntiti; la pinna anale, di forma trapezoidale,
si estende su tutta la parte posteriore del ventre ed è sostenuta da 1 / 3 spine rigide, con la terza più lunga delle precedenti, e da 22 raggi molli, con i primi più lunghi
delle spine rigide e gli altri di altezza decrescente; le pinne ventrali, di forma triangolare, lunghe e strette, sono poste in corrispondenza della pinna dorsale mentre le pinne
pettorali sono in posizione giugulare.
Vi sono leggere differenze di livrea tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile.
Gli esemplari adulti di sesso maschile sono di un color grigio piombo, molto scuro, con solo il ventre di color grigio argento; una sottile riga, di color turchese,
si estende dalla parte superiore dell'occhio fino al centro del peduncolo caudale; dietro l'opercolo branchiale è disegnata una banda trasversale, incompleta, di un color nero
vellutato, circondata da un alone di color grigio argento; le pinne pettorali sono semi-trasparenti mentre tutte le altre sono di un colore molto scuro, nero o violetto scuro.
Gli esemplari giovani e quelli di sesso femminile hanno una colorazione più chiara, di color grigio argento o grigio rosato; dietro l'opercolo branchiale vi è sempre
una banda trasversale, incompleta, di color nero e circondata da un alone di color grigio argento; gli esemplari di sesso femminile hanno inoltre la pinna dorsale di color grigio
scuro e leggermente più corta ed arrotondata rispetto agli esemplari di sesso maschile; anche la pinna caudale è di un colore grigio scuro; la pinna adiposa, quella anale e quelle
ventrali sono semi-trasparenti con riflessi di color rosso cupo.
Molto vivace ma pacifico; convive egregiamente con tutti i pesci di piccola taglia, come gli altri Caraciformi; è sempre consigliabile tenerlo in branchi di almeno otto
o dieci individui, in caso contrario diventa timido e pauroso; gli esemplari di sesso maschile sono piuttosto territoriali ma la rivalità si riduce a delle semplici parate senza
conseguenze; è molto adatto alle vasche arredate con rocce e radici di torbiera e fittamente piantumate, anche con piante delicate.
Essendo originario del bacino del Rio delle Amazzoni è abbastanza sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere tenera, acida, molto ben filtrata ed ossigenata,
meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si
consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Prettamente carnivoro; in natura si nutre di piccoli crostace, vermi, larve di insetto, uova di pesce; in acquario accetta qualsiasi tipo di mangime: preferisce i
chironomus surgelati ma accetta Mangime Liofilizzato oppure quello secco in scaglie o in microgranuli.
La riproduzione è abbastanza difficile da realizzare in un acquario domestico ma possibile; è meglio utilizzare un acquario dedicato solo alla loro riproduzione: la vasca, dalla capacità di
circa 20 / 35 litri, va riempita con acqua molto tenera ed acida, 1° / 2° dGh e PH 5,8 / 6; è meglio filtrare l'acqua attraverso un letto di torba attiva in granuli per fornire gli acidi umici necessari;
ad un paio di centimetri dal fondo deve essere posizionata una griglia orizzontale a maglie fitte che permetta alle uova di raggiungere il fondo senza essere mangiate dagli stessi riproduttori; le uova
sono molto sensibili alla luce e quindi conviene che le pareti siano oscurate e l'acquario sia sistemato in un posto molto buio; come arredamento basta disporre qualche filo di Ceratophyllum demersum.
E' difficile distinguere il sesso ed è comunque sempre meglio far formare una coppia affiatata in un branchetto; pescare ed introdurre i riproduttori nella vasca di riproduzione quando si
vede che il maschio tenta di avvolgere con il proprio corpo quello della femmina; dopo la deposizione, che avviene nel folto delle piante, si allontanano i riproduttori e si toglie quasi tutta l'acqua.
La schiusa delle uova avviene dopo circa sei giorni dalla deposizione; dopo la schiusa continuare a mantenere al buio la vasca sino a quando gli avannotti non hanno riassorbito il sacco vitellino
e nuotano liberamentenella vasca; solo ora possono venir alimentati con infusori, rotiferi, parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi per pesci ovipari.
Dopo qualche settimana si possono somministrare anche naupli di artemia salina fatti schiudere appositamente.
In conclusione è una specie estremamente consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale.