Piccolo Caraciforme, molto colorato, appartenente alla famiglia dei Characidae; proveniente in origine dal bacino dei fiumi Rio Essequibo, Rio Corantijn e Rio
Suriname, in Guyana e Suriname; ormai è intensamente riprodotto ed allevato per il mercato dell'acquariologia.
Il corpo, di forma romboidale, è molto compresso lateralmente; il dorso è appuntito mentre il ventre è più convesso; la testa, piccola ed appuntita, è appena distinta
dal resto del corpo; gli occhi sono grandi; davanti agli occhi vi è una coppia di narici a fossetta con funzione olfattiva; la bocca è posta in posizione terminale, all'interno
della cavità orale vi sono numerose file di denti, piccoli ma acuminati, disposti sulle due arcate mandibolari; l'opercolo branchiale è dotato di un preopercolo articolato; il
peduncolo caudale è ben distinto.
La pinna dorsale, triangolare, con l'apice arrotondato e sorretta da 11 raggi molli ramificati, è posta al centro del dorso, termina con un piccolo
lobo posteriore; dietro la pinna dorsale vi è una piccola pinna adiposa; la pinna caudale, dalla larga forma a delta è divisa in due lobi simmetrici dagli apici arrotondati; la
pinna anale, trapezoidale e sorretta da 3 spine rigide e da 20 / 22 raggi molli ramificati, si estende su tutta la parte posteriore del ventre e termina con un apice arrotondato;
le spine rigide sono leggermente più lunghe dei successivi raggi molli e formano una piccola punta, simile ad una virgola; le pinne ventrali, falciformi, sono poste al centro del
ventre, in corrispondenza della pinna dorsale; le pinne pettorali, trapezoidali e con il margine distale obliquo, sono poste in posizione giugulare.
La livrea è di un color rosa chiaro; l'occhio è attraversato da una piccola barra verticale scura; la pinna dorale è di color rosso, con il margine distale di color
bianco ed una macchia nera al centro; la pinna caudale, semi-trasparente, presenta due grosse macchie, di color rosso, al centro di ogni lobo; sia la pinna anale che quelle
ventrali sono di color rosso con l'apice di color bianco; le pinne pettorali sono semi-trasparenti, con leggeri riflessi dorati.
L'Hyphessobrycon rosaceus è molto simile all'Hyphessobrycon bentosi, di cui era stato considerato una sotto-specie; se ne distingue per la mancanza della
macchia scura e di forma triangolare, presente dietro l'opercolo branchiale del congenere.
Pesce gregario, vivace e pacifico; in acquario deve vivere in branchi di almeno 6 o 8 individui, altrimenti diventa timido e tende a nascondersi ed a scolorire i
colori della livrea; è molto adatto alle vasche di comunità arredate con una folta vegetazione e popolate da pesci altrettanto pacifici e tranquilli.
Carnivoro, in natura si nutre di insetti, delle loro larve, di vermi e di piccoloi crostacei; in acquario gradisce molto il chironomus surgelato, consigliato
per mantenere vivi gli splendidi colori della sua livrea, ma si può nutrire con ogni tipo di mangime: accetta il Mangime
Liofilizzato e non disdegna neppure il mangime secco, sia in scaglie che in microgranuli.
Originario della costa atlantica dell'America del Sud è poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve leggermente acida e tenera; l'acqua essere priva di nitrati
e ben filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno
pressurizzato, con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa
sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
La sua riproduzione in acquario è relativamente difficile e non sempre alla portata del principiante; è necessaria una vasca di piccole dimensioni con acqua a
temperatura elevata, molto tenera ed acida (dai valori intorno ai 28° C; 4° dGh; 6,5 PH) e filtrata attraverso torba attiva in granuli; il fondo deve ricoperto da una griglia
a maglie larghe appena sollevata da terra; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum demersum.
E' molto difficile distinguere i sessi ed è sempre meglio far formare una coppia affiatata all'interno di un branchetto; dopo aver introdotto i riproduttori nella
vasca occorre portare lentamente i valori a quelli sopra evidenziati ed iniziare un'abbondante e sostanziosa somministrazione di mangime vivo, preferibilmente larve di zanzara;
dopo la deposizione conviene allontanare i genitori e cambiare quanta più acqua possibile.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 36 ore; dopo due o tre giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e comiciano a nuotare liberamente; solo ora possono
essere nutriti con infusori, parameci e rotiferi oppure con gli appositi mangimi liquidi per pesci ovipari.
Dopo un paio di settimane possono essere somministrati naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.
Per le sue esigenze in fatto di valori dell'acqua non è molto indicato per un acquariofilo alle sue prime esperienze.