Piccolo Caraciforme appartenente alla famiglia dei Characidae o Characinidae; originariamente proveniva dal bacino fluviale del
Rio delle Amazzoni: alto corso del Rio Madeira, Rio Aripuana, in Brasile; per la sua bellezza è oramai riprodotto ed allevato intensivamente in tutto il mondo per il mercato acquariologico.
Presenta un corpo romboidale, allungato e molto compresso lateralmente; la testa è relativamente piccola ed appuntita, raccordata da una fronte leggermente bombata; gli ochi sono grandi; la bocca,
piccola e orientata verso l'alto, è in posizione terminale ed è armata da piccoli denti molto aguzzi; il peduncolo caudale è ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare, lunga e stretta, è sorretta da 2 o 3 spine rigide, con l'ultima più lunga delle precedenti, e 8 raggi molli; prima del peduncolo caudale è presente una
piccola pinna adiposa; la pinna caudale, dalla larga forma a delta, ha il margine concavo, con gli apici appuntiti; la pinna anale, di forma trapezoidale, è
sostenuta da 3 spine rigide e da 20 / 23 raggi molli e si estende su tutta la parte posteriore del ventre; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono piccole; le pinne pettorali sono in posizione giugulare.
La livrea è particolarmente colorata; il dorso ed il fianco sono di un color turchese scuro o un azzurro chiaro con riflessi iridescenti di color violetto mentre il ventre è di color grigio argento;
sul fianco vi è una larga banda longitudinale scura, di color nero o violetto scuro, che dalla bocca arriva sino ad una macchia nerastra posta alla fine del peduncolo caudale; le pinne presentano una lieve sfumatura
violetta; la pinna adiposa è di color turchese negli esemplari di sesso maschile e di color rosso in quelli di sesso femminile.
Pesce vivace ma un poco aggressivo, convive egregiamente con tutti i pesci di piccola taglia in un acquario di comunità arredato con rocce, legni di torbiera e fittamente piantumato, anche con piante
delicate; è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 / 10 individui altrimenti diventa timido e pauroso.
Anche se allevato per l'acquariologia da molto tempo conserva l'esigenza di un'acqua dalle particolari caratteristiche; è consigliato un filtraggio con torba attiva oppure la regolare aggiunta di acidi
umici.
E' anche molto sensibile per quanto riguarda gli altri valori chimici dell'acqua che deve essere molto ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Pesce prevalentemente carnivoro; in natura si nutre di vermi, di piccoli crostacei, di uova e degli avannotti di altri pesci; in acquario preferisce mangime surgelato: artemia e chironomus, oppure
Mangime Liofilizzato, accetta anche mangime secco in scaglie o in granuli; solo con una dieta ricca e varia mantiene a lungo i colori della sua livrea.
La sua riproduzione in acquario è relativamente difficile e non sempre alla portata del principiante; è necessaria una vasca di piccole dimensioni con acqua a temperatura elevata, molto tenera ed acida
(dai valori intorno ai 28° C; 2° / 4° dGh; 6 PH) e filtrata attraverso torba attiva in granuli; è necessario che il fondo sia ricoperto da una griglia a maglie larghe appena sollevata; come arredamento basta qualche
filo di Ceratophyllum demersum.
E' molto difficile distinguere i sessi ed è sempre meglio far formare una coppia affiatata all'interno di un branchetto; dopo aver introdotto i riproduttori nella vasca occorre portare lentamente i valori
a quelli sopra evidenziati ed iniziare un'abbondante e sostanziosa somministrazione di mangime vivo, preferibilmente larve di zanzara; dopo la deposizione, che avviene nel folto delle foglie, conviene allontanare i
genitori e cambiare quanta più acqua possibile.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 48 ore; dopo due o tre giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e comiciano a nuotare liberamente; solo ora possono essere nutriti con infusori, parameci
e rotiferi oppure con gli appositi mangimi liquidi per pesci ovipari.
Dopo un paio di settimane possono essere somministrati naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.