Piccolo Perciforme sudamericano, appartenente alla famiglia dei Cichlidae, è originario del Brasile, Mato Grosso, bacino del Rio delle Amazzoni, e più specificatamente,
Rio Xingu, Rio Batovi.
Presenta un corpo robusto, ovoidale e relativamente squadrato; la testa è appuntita, raccordata da una fronte fortemente convessa; sulla testa sono presenti un paio di
narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, piccola, piatta e con le labbra carnose è posta in posizione terminale; la bocca è protrattile ed all'interno
sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente le doppie
mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per un unico boccone; l'opercolo branchiale è dotato di un preopercolo articolato che, nei maschi, può essere estroflesso per
effettuare una parata nunziale o per spaventare un rivale; il peduncolo caudale è largo ma ben distinto.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale e che ricopre gran parte del dorso, termina con un lungo lobo posteriore con l'apice superiore allungato ed appuntito; la pinna
anale, posta molto indietro e di forma triangolare, termina con un lungo lobo posteriore con l'apice inferiore allungato ed appuntito; la pinna caudale, di forma trapezoidale, ha
il margine arrotondato; le pinne pettorali, trapezoidali e molto allungate, hanno il margine appena arrotondato; le pinne ventrali, allungate e di forma triangolare, hanno l'apice appuntito.
La livrea è molto elegante e colorata; negli esemplari giovani il fianco, di un color crema dorato, con sfumature verde oliva sul dorso e turchesi sul ventre, è diviso
in due zone da una riga nera longitudinale che parte dalla bocca ed arriva fino al peduncolo caudale; con l'età questa fascia si spezza e rimangono alcune grosse macchie sul fianco
ed una alla fine del peduncolo caudale, superiormente; sulla testa vi sono 2 trattini trasversali dritti ed uno leggermente incurvato, di color marrone scuro, che congiungono gli
occhi; al di sotto di questi vi sono alcune macchie irregolari rossastre che si estendono anche al fianco ed al dorso; sotto la mascella inferiore si sono altre due macchie, di color
marroncino; le pinne, semi-trasparenti negli esemplari giovani e turchesi negli adulti, sono screziate di rosso scuro ed hanno il bordo giallo.
Pesce tranquillo e pacifico, è molto adatto alla vasca di comunità con pesci più piccoli come gli Hyphessobrycon pulchripinnis oppure gli Spectrolebias reticulatus.
Necessita di una vasca di medie dimensioni, con molte piante robuste, come Aponogeton crispus oppure Echinodorus major, legni e rocce per creare nascondigli.
Non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua, che deve essere solo ben filtrata ed areata; occorre effettuare regolarmente dei cambi parziali
preceduti da una sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Non pone problemi neanche per quanto riguarda l'alimentazione in quanto è praticamente onnivoro; accetta qualsiasi tipo di mangime, sia secco in granuli o in scaglie, sia
liofilizzato che surgelato
La riproduzione è possibile anche in un acquario di comunità; il maschio si distingue dalla femmina per la colorazione più intensa e le pinne dorsale ed anale più appuntite, è
comunque meglio far formare una coppia affiatata entro un gruppo di cinque, sei giovani individui.
I genitori praticano intense cure parentali controllando assiduamente prima le uova, che depongono su rocce piatte, in caverne o in una noce di cocco svuotata e capovolta, e poi
anche i piccoli nati, proteggendoli dagli altri pesci presenti nella vasca.
Dopo la deposizione le uova si schiudono in due, tre giorni, una temperatura elevata accelera il processo ma rende più nervosi i riproduttori che potrebbero mangiare le uova; per
un primo periodo i piccoli nati devono riassorbire il sacco vitellino e resteranno attaccati al supporto; dopo una settimana circa i piccoli nuotano liberamente nella vasca.
Per i primi periodi di vita è consigliabile nutrire gli avannotti con naupli di artemia salina fatti schiudere all'uopo e somministrati con una siringa dal lungo beccuccio;
quando raggiungono una taglia di due centimetri si possono nutrire come gli adulti.