Tetraodontiforme di acqua salmastra, appartenente alla famiglia dei Tetraodontidae; proviene dall'Indocina, frequenta le lagune costiere e le foci dei fiumi in Laos, Thailandia, Malesia.
Presenta un corpo dalla caratteristica forma a clava, tipica dei pesci palla di acqua marina, con la parte anteriore grande e la parte posteriore allungata e sfinata; il dorso è ricoperto da
placche ossee che lo rendono rigido; gli occhi, leggermente sporgenti, sono molto grandi e mobili indipendentemente l'uno dall'altro; tra gli occhi e la bocca sono poste due grosse narici, con funzione
olfattiva, sormontate da escrescenze globulari; la bocca, grossa e con le labbra carnose, è in posizione terminale; i denti sono riuniti in quattro grosse placche ossee, due per ogni arcata; la pelle è
nuda, priva di scaglie, e ricoperta da un abbondante muco vischioso; l'opercolo branchiale, molto ridotto, è spostato a metà del corpo; il peduncolo caudale è molto lungo e ben distinto.
In caso di pericolo è capace di inghiottire rapidamente acqua gonfiando a dismisura il ventre, tanto da raggiungere la forma di una palla; un'altra arma di difesa è rappresentata dalla presenza
nelle carni e, soprattutto, nelle viscere di un potente veleno, la tetrodotossina, che paralizza ed uccide chi se ne ciba.
La pinna dorsale, a raggera e posta alla fine del corpo appena prima del peduncolo caudale, è sostenuta solo da 12 raggi molli, riuniti alla base in un piccolo peduncolo e ramificati all'estremità;
la pinna caudale, dalla forma a delta, viene spesso tenuta chiusa, a pennello, ed utilizzata come contrappeso; la pinna anale, posta in opposizione alla pinna dorsale, è sostenuta solo da 10 raggi molli;
le pinne ventrali sono assenti; le pinne pettorali, poste appena dietro l'opercolo branchiale, sono trapezoidali e molto potenti.
Il Pao palembangensis presenta due modi differenti di procedere; si muove lentamente, sia in avanti che all'indietro, facendo ondulare le pinne pettorali e tenendo la pinna caudale chiusa,
oppure compie rapidi balzi con un rapido movimento della pinna caudale aperta a ventaglio.
Il colore base della livrea è un marrone chiaro o un verde oliva scuro, con sopra disegnate delle grosse macchie irregolari di color giallo uovo; il ventre è biancastro; l'iride degli occhi è
azzurro cerchiato di rosso; le pinne sono semi-trasparenti.
E' una specie robusta ma molto aggressiva e vorace; convive difficilmente con pesci di altre varietà ed anche con esemplari della sua stessa specie; da non accompagnare assolutamente a molluschi e
crostacei, che rappresentano il suo cibo preferito, o a pesci tranquilli che verrebbere prima o poi divorati; richiede pertanto una vasca dedicata all'allevamento di un solo esemplare.
Per vivere bene in un acquario necessita di un'aggiunta di 50 % di acqua marina, preferibilmente sintetica; conviene allevarlo in una vasca arredata con piante robuste, che resistano al
sale; è consigliabile arredare la vasca con molti vasi di terracotta, rocce e legni per fare nascondigli.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda gli altri valori chimici dell'acqua che deve essere molto ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Prevalentemente carnivoro; in natura si ciba di crostacei e gasteropodi che stritola con il suo robusto becco; in acquario mangia di tutto, predilige lumache e piccoli bivalve ma si accontenta
anche di gamberetti o polpa di cozza surgelati o Mangime Liofilizzato; accetta anche mangime secco in grossi granuli.
Non è un pesce molto consigliato per l'acquario di un principiante.
Raramente riprodotto in acquario non si hanno dati certi per quanto riguarda le condizioni e la modalità della sua riproduzione.