Cipriniforme di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; proviene in origine dall'Indonesia occidentale: Malesia, Malacca, Singapore, Borneo, Sumatra, Isole della Sonda;
per la sua bellezza è ormai diffusamente allevato, ovunque nel mondo, per l'acquariologia.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e molto compresso lateralmente; il dorso presenta un leggero dosso centrale; la testa è piccola ed appuntita, raccordata al corpo da una fronte
leggermente concava ed una gola leggermente convessa; l'occhio è relativamente grande; davanti agli occhi vi sono due narici con funzione olfattiva; la bocca, in posizione terminale, è decisamente rivolta
verso l'alto, non arriva sotto l'occhio ed è priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee adattate alla
masticazione; intorno alla bocca, contrariamente a molte altre specie di Cyprinidae, non sono presenti bargigli; la linea laterale è incompleta; il peduncolo caudale è largo ma ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare, è sostenuta da uno o 2 raggi molli semplici, con il secondo sempre più lungo del primo, e da 6 o 7 raggi molli ramificati; questa pinna è posta al centro
del dorso e termina con un lobo posteriore che sfiora il medesimo; la pinna anale, sostenuta a sua volta da un raggio molle semplice e da 5 raggi molli ramificati, è posta molto indietro sul ventre e termina
con un lobo posteriore che si adagia sul peduncolo caudale; la pinna caudale, trapezoidale, ha il margine inciso e diviso in due lobi con gli apici arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono
poste avanti alla verticale della pinna dorsale mentre le pinne pettorali sono al disotto del livello della bocca.
La livrea è molto colorata ed appariscente, intensamente colorata di rosa scuro tendente al rame; sul dorso è presente una sfumatura marrone o verde oliva mentre il ventre è di color grigio
argento; sul fianco, centralmente, vi sono due macchie squadrate, di color nero o azzurro cupo, con quella anteriore più piccola di quella posteriore; a volte tra le due grosse macchie ve ne sono altre più
piccole; dalla macchia posteriore inizia una leggera riga longitudinale rossastra; le pinne sono semi-trasparenti con marezzature di color arancione chiaro.
Non vi sono evidenti differenze tra gli esemplari di sesso femminile e quelli di sesso maschile; quest'ultimi sono solo leggermente più snelli dei primi.
Pesce gregario, molto pacifico ma vivace; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i pesci di piccola o media taglia; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di
almeno otto o dieci individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Originario della zona sud-occidentale dell'Indonesia è abbastanza sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere tenera ed acida, ben filtrata, possibilmente con torba, ed aerata; sono
consigliati regolari cambi dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo; inoltre è meglio fare delle aggiunte settimanali di Oligoelementi, Bioelementi ed estratti di torba.
Carnivoro, in natura si nutre di insetti, larve, vermi, piccoli crostacei; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: soprattutto chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta
anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è possibile e molto interessante; è abbastanza difficile riconoscere i sessi ed è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani
esemplari; per la riproduzione occore allestire una vasca dedicata, di media capacità e riempita con acqua molto acida e tenera ( 2° dGh; 5,5 PH; 28° C); per non infastidire i riproduttori con le operazione
di controllo e di manutenzione è meglio che sia schermata e posta in un luogo tranquillo; sul fondo va sistemato uno strato delle apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili,
leggermente sollevata, per evitare che gli stessi genitori si mangino le uova; come arredamento basta qualche Cryptocoryne ciliata o altre piante a foglia larga simili.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori, nuotando a pancia in alto, attaccano e fecondano le uova sulla lamina inferiore delle piante; se qualche uovo andasse perso si salverebbe tra le bilie
del fondo; dopo la deposizione si allontanano i riproduttori e si cambia quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa delle uova avviene dopo circa un giorno e gli avannotti si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo ulteriori 6 giorni i piccoli nuotano liberamente
ed ora si possono nutrire con rotiferi, infusori e parameci o con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli di artemia salina appena schiusi.
In definitiva è una razza consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.