Varietà da allevamento di uno splendido perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; proveniva originariamente dal continente sudamericano: alto bacino del Rio delle Amazzoni,
specificatamente dalle zone dei Rio Manacapuro, Rio Purus, Rio Jari, Rio Urubo ed altri; questa varietà artificiale è il risultato di lunghi e pazienti incroci.
Splendido pesce, per l'eleganza della sua livrea e la maestosità del nuoto è giustamente considerato il re degli acquari di acqua dolce.
Pesce dalla controversa classificazione tassonomica; in precedenza era conosciuto con il nome di Symphysodon aequifasciata haraldi, ora, dopo lunghi ed approfonditi studi sul suo DNA,
si preferisce considerarlo solo una delle due sottospecie naturali del ceppo principale, probabilmente differenziatasi dalle altre per via della vastità dell'ambiente naturale.
Presenta un corpo quasi circolare e molto appiattito, con la tipica forma di un piatto o di un disco; sulla fronte è presente una lieve gibbosità; la testa, posta centralmente, è piccola ed
appuntita; sulla testa, appena sotto gli occhi, sono presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, relativamente piccola ed in posizione terminale, ha le labbra
tumide e molto carnose ed è caratterizzata dalla particolare conformazione dei denti, tutti riuniti, per ogni arcata, in una singola placca ossea anteriore (Sinfisi); inoltre all'interno sono presenti
due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente le doppie mandibole per masticare il cibo,
spesso troppo grande per essere ingoiato in un unico boccone; questa conformazione determina lo strano modo di mangiare del pesce che sembra sempre sul punto di risputare il cibo mentre, invece, lo
passa semplicemente da una serie di mandibole all'altra; la linea laterale è divisa in due segmenti mentre il peduncolo caudale, relativamente piccolo, è ben distinto.
La pinna dorsale e quella anale si estendono per quasi tutto il perimetro del corpo e terminano con un lobo posteriore dal margine appuntito che, a volte, si sovrappone alla pinna caudale; i
primi nove raggi della pinna dorsale sono staccati gli uni dagli altri e formano una specie di crestina che può essere inarcata a piacere; anche i primi raggi della pinna anale sono staccati gli uni dagli
altri; le pinne ventrali, dalla forma di un triangolo falciforme molto allungato, hanno il secondo raggio molto sviluppato e gli altri molto più corti a scalare; la pinna caudale, di forma trapezoidale e
con il margine leggermente arrotondato, è grossa e potente.
Mediante ripetuti e pazienti incroci, dalla colorazione originaria, si sono ottenuti esemplari con livree particolarmente eleganti.
Il colore base della livrea è l'azzurro chiaro, quasi celeste o turchese chiaro; soprattutto sulla gola e sul ventre sono presenti lievi sfumature rosse; le bande verticali nere, tipiche della
colorazione selvatica, sono assenti o sono appena evidenti; su tutto il corpo è assente anche la verminatura rossa; l'iride dell'occhio è di color rosso fuoco; le pinne pettorali e caudale sono semi-trasparenti
con lievi riflessi turchesi.
Pesce molto pacifico e timido con i pesci di altri generi e con le persone, invece è molto aggressivo e territoriale con i suoi simili: i maschi spesso litigano tra di loro e talvolta lo fanno
anche le femmine; in un acquario dovrebbero vivere o piccoli branchi di sei o otto esemplari giovani oppure una coppia di adulti insieme a branchi di piccoli caracidi.
Ha bisogno di una vasca molto grande, con molto spazio per nuotare, arredata con rocce basaltiche lisce, legni di torbiera e piante, grosse, resistenti alle alte temperature ed a foglia larga,
tipo Anubias barteri, Spathiphyllum wallisii oppure Syngonium podophyllum.
E' estremamente sensibile, specialmente, ai valori chimico-fisici dell'acqua ed anche alle concentrazioni di fosfati e nitrati, e richiede pertanto un'acqua molto calda, trattata preventivamente
con resine scambiatrici di ioni per abbassare la durezza ed il PH ai valori richiesti; è necessario che l'acqua sia molto ben filtrata, possibilmente attraverso la torba in granuli; sono consigliati frequenti
cambi parziali dell'acqua, preceduti da una attenta sifonatura del fondo, e aggiunte settimanali di oligoelementi e vitamine.
Carnivoro, in natura si nutre di gamberetti, insetti, vermi, uova e larve di pesci, in acquario è un pesce molto esigente per quanti riguarda l'alimentazione, oltre al cibo vivo, preferibilmente
larve di zanzara e tubifex, accetta quasi esclusivamente chironomus surgelati, a volte si accontenta di artemia salina e di mysis; raramente si riesce a nutrire con i mangimi liofilizzati
o con il mangime secco in granuli, anche se appositamente studiati per i Discus.
Assolutamente sconsigliato per l'acquario del principiante, è adatto solo a chi ha molta esperienza e molto tempo da dedicare alla cura ed alla manutenzione dell'acquario.