Elegante e colorato Perciforme appartenente alla famiglia degli Osphronemidae; originariamente era diffuso nelle risaie, fossati, campi e stagni del sub-continente indiano nord-orientale:
bacini imbriferi dei fiumi Gange, Brahmaputra, Padma e Meghna in India nord-orientale e Bangladesh; la maggior parte degli esemplari posti in commercio provengono ormai dall'allevamento.
Presenta un corpo dalla forma ellittica, appena allungato e molto compresso lateralmente; la testa, relativamente grande ed appuntita, occupa quasi tutta la parte anteriore; l'occhio è grande e
posto in posizione avanzata; davanti agli occhi vi è una coppia di narici a fossetta, con funzioni olfattive; la bocca, relativamente piccola, è decisamente orientata verso l'alto e presenta entrambe le labbra
protrattili; i denti, molto piccoli ma aguzzi sono disposti sugli archi mascellare e mandibolare; tutto il corpo è ricoperto da scaglie ctenoidi mentre la linea laterale è completa; il peduncolo caudale è
corto e largo.
Caratteristica molto particolare della famiglia consiste nella presenza di un particolare organo detto Labirinto che, posto sopra la cavità branchiale e in comunicazione con essa, permette
al pesce di assorbire aria atmosferica per l'ossigenazione del sangue; questo organo permette al Trichogaster chuna di sopravvivere anche in acque poverissime di ossigeno.
La pinna dorsale è sostenuta da 17 spine rigide e da 8 raggi molli ramificati, più corti delle spine rigide precedenti; questa pinna, di forma trapezoidale ed abbastanza estesa in altezza, si
estende uniformemente su quasi tutto il dorso e termina con un piccolo lobo posteriore, dal margine appuntito o arrotondato, formato dai soli raggi molli; tutte le spine rigide sono parzialmente ricoperte
dalla membrana interradiale e danno alla pinna un aspetto decisamente seghettato.
La pinna anale, di forma trapezoidale e sostenuta da 18 spine rigide e da 10 raggi molli, ramificati e poco più lunghi delle spine rigide precedenti, si estende su quasi tutto il ventre e
termina con un piccolo lobo posteriore, leggermente ribassato, dall'apice leggermente arrotondato che non raggiunge la pinna caudale; le prime 13 spine rigide, parzialmente ricoperte, danno alla prima
parte della pinna un aspetto leggermente seghettato.
La pinna caudale, con una forma a delta, ha il margine posteriore dritto o appena diviso in due lobi dagli apici arrotondati; le pinne pettorali, di forma trapezoidale e con
il margine arrotondato, sono poste molto vicino al margine dell'opercolo branchiale ed ad un livello appena inferiore di quello della bocca.
Molto particolari sono le pinne ventrali; ridotte ad una sola spina rigida, molto lunga e flessibile, possono essere orientate in tutte le direzioni e possiedono notevoli
capacità sensoriali, vengono utilizzate per orientarsi nell'acqua fangosa e ricca di una folta vegetazione che costituisce l'habitat principale del Trichogaster chuna; insieme
al labirinto sono l'elemento dirimente che permette la sopravvivenza in un ambiente altrimenti ostile.
Vi sono notevoli differenze tra la livrea degli esemplari adulti di sesso maschile rispetto a quella degli esemplari di sesso femminile; questi ultimi mostrano una livrea poco colorata, di
un grigio argento, con il dorso di un color giallo crema; sul fianco è presente una banda mediana longitudinale, di color bruno, che congiunge l'occhio con l'inizio della pinna caudale; la pinna anale è
di color turchese con il margine distale ornato da un tratto di color giallo; la pinna dorsale è semi-trasparente, come le altre pinne, con il margine distale percorsa da una banda di color giallo.
La livrea degli esemplari di sesso maschile è molto colorata ed appariscente: tutto il fianco e la pinna caudale sono di un color giallo miele o rosso aragosta; la gola ed il ventre sono
di un colore scuro, nero o grigio antracite, mentre l'opercolo branchiale, sino all'occhio, e di un color turchese molto scuro; la pinna dorsale è di un color giallo brillante, con la radice della
parte posteriore del medesimo colore del fianco; la pinna anale è divisa obliquamente in due parti, la metà anteriore è di un colore scuro, nero o grigio antracite e la parte posteriore è del medesimo
colore del fianco; anche il margine distale della pinna anale è ornato da un sottile tratto di color giallo.
Pesce robusto e poco esigente, in natura frequenta fossi e paludi dalle acque fangose e povere di ossigeno; in acquario non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori
chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo abbastanza filtrata ed ossigenata; è comunque meglio effettuare regolarmente dei cambi parziali dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo;
sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
E' un pesce pacifico e tranquillo, a volte timido, molto adatto all'acquario, anche di comunità , del principiante; in acquario dovrebbe vivere in coppia o in piccoli branchi di 4 / 6
esemplari; è compatibile con quasi tutte le altre razze altrettanto pacifiche come gli altri anabantidi o i ciprinidi: Danio margaritatus, Danio rerio, Dawkinsia filamentosa,
Pangio kuhlii, Pethia nigrofasciata, Tanichthys albonubes.
Per il suo allevamento occorre una vasca di medie dimensioni, arredata con rocce e legni di torbiera e fittamente piantumata, anche con piante delicate perche non le danneggia.
Pesce prettamente carnivoro; in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, crostacei, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione:
preferisce soprattutto chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La riproduzione in un acquario domestico è possibile anche se non facile, per via delle minuscole dimensione degli avannotti appena nati; è il maschio che si occupa di tutta la riproduzione: per
prima cosa costruisce, sotto una foglia, un nido di bolle di saliva; poi convince, purtroppo con le buone o con le cattive, una femmina matura a deporvi le uova poi comincia l'attesa; padre amorevole, cura
attentamente il nido di schiuma, riparandolo con nuove bolle o areando, con il movimento delle pinne pettorali, prima le uova deposte e poi, dopo la nascita che avviene nell'arco di 24 / 36 ore, i piccolissimi
avannotti.
Purtroppo non appena gli avannotti cominciano a nuotare liberamente, ciò avviene dopo altre 24 / 48 ore, si disinteressa completamente della prole; per avere un numero adeguato di avannotti
conviene far effettuare la deposizione in un piccolo acquario dedicato in cui si inserisce una coppia matura; conviene togliere la femmina non appena ha deposto le uova ed il maschio non appena i piccoli
cominciano a nuotare; gli avannotti, piccolissimi, vanno nutriti per le prime settimane con infusori, rotiferi, parameci o con gli appositi mangimi liquidi; dopo si possono somministrare naupli di artemia
salina fatti appositamente dischiudere.
In definitiva è un pesce molto colorato e molto robusto, sicuramente consigliato per un appassionato alle sue prime esperienze; unica avvertenza da tenere in mente: tenendo conto che respira anche aria
atmosferica, è consigliabile mantenere l'aria al disopra dell'acquario alla stessa temperatura dell'acqua, sistemando un vetro di copertura.