Temperatura: 26° / 28° C Densità 1022 / 1024 PH: 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grande Tetrodontiforme appartenente alla famiglia dei Ostraciidae; presente nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico, dalla costa sud orientale dell'Africa sino alle
coste della California meridionale, Isole Comore, Grande Barriera Corallina, Nuova Caledonia, Isole Samoa, Tonga, Isole Hawaii.
Presenta un corpo dalla particolare forma tronco-piramidale, tipica del genere; tutto il corpo è completamente ricoperto da una corazza ossea, formata dalle squame esagonali
fuse insieme, dalla quale fuoriescono la bocca, gli occhi, il peduncolo caudale e le pinne; la bocca è piccola e posta in cima ad un muso rigido, conico ed allungato; i denti sono fusi
insieme in quattro placche, situate due nella mascella superiore e due nella mandibola inferiore; gli occhi, molto mobili e prominenti, sono posti molto in alto, quasi sul dorso; davanti
agli occhi sono evidenti due brevi corna ossee mentre un'altra si innalza dal centro del dorso ed altre due sporgono dal base posteriore, appena sotto il peduncolo caudale; gli opercoli
branchiali sono molto piccoli e situati appena sopra le pinne pettorali; il peduncolo caudale, abbastanza allungato, fuoriesce visibilmente dallo scudo osseo; la pelle è nuda e liscia,
in caso di pericolo può emettere un muco velenosissimo, per fortuna questo è un caso assai raro in acquario.
La pinna dorsale, molto piccola ed a forma di ventaglio triangolare con il bordo arrotondato, non ha spine rigide ed è sorretta solo da 9 raggi molli; la pinna anale,
a sua volta sostenuta solo da 9 raggi molli, è disposta appena sotto il peduncolo caudale ed entrambe sono posizionate nella parte posteriore del corpo; entrambe queste due pinne
hanno una grande mobilità e grazie al loro movimento ondulatorio il pesce può muoversi agevolmente in avanti e all'indietro; la pinna caudale a forma di ventaglio, viene quasi sempre
portata chiusa, a mo' di pennello, e serve più da contrappeso che per la propulsione; le pinne pettorali hanno una forma trapezoidale con il bordo arrotondato e servono soprattutto
per mantenere l'assetto mentre sono assenti le pinne ventrali.
La livrea è abbastanza colorata; gli esemplari più giovani sono semi trasparenti, gli esemplari più adulti sono di un colore grigio verdastro, con sopra un motivo a
nido d'ape; i fianchi sono ricoperti da numerosi puntini, di color nero, e da macchie irregolari, di color marroncino; il ventre è di un color grigiastro.
Non è un grande nuotatore e preferisce restare nei pressi del fondo o delle madrepore che perlustra continuamente alla ricerca del cibo; pertanto necessita di una vasca
con delle dimensioni relativamente piccole o medie.
Pesce territoriale, è adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze, purchè lenti nel mangiare, ma non con altri della sua specie e neppure
con gli invertebrati, sia sessili che erranti di qualsiasi tipo, che sbocconcella avidamente.
Poco resistente alle malattie, soffre anche delle ferite alla pelle, soprattutto alle corna, che raramente si rimarginano
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per evitare eventuali infezioni della pelle è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un leggero flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura è carnivoro: si nutre di spugne, alghe, detriti, tunicati, policheti, briozoi, ricci di mare, stelle serpentine, granchi, vermi policheti, gamberetti, zooantidi, pesci,
anfipodi e foraminiferi.
E' molto difficile da ambientare in acquario e quindi sarebbe consigliabile acquistare un esemplare già ambientato da un esperto negoziante; una volta ben ambientato è onnivoro ma molto
schizinoso e lento nel mangiare, predilige mangime surgelato, Artemia salina, Chironomus, Mysis e Krill che purtroppo raccoglie molto lentamente; se il nostro ospite è di grandi
dimensioni ama sgranocchiare gamberetti, pesciolini o polpa di cozze; accetta anche il Mangime Liofilizzato o quello secco in granuli.
Le sue carni ed i suoi organi interni, soprattutto il fegato, sono velenosissimi, in quanto intrisi di Tetradotossina, potente veleno prodotto da alcuni batteri come la
Pseudoalteromonas tetraodonis ma ciò non è assolutamente un problema per chi lo alleva in acquario.
In definitiva è adatto anche all'acquario di comunità di un neofita che gli riservi solo qualche attenzione in più.