PIANTE
DI ACQUA DOLCE TROPICALE




Nomenclatura binomiale
Cryptocoryne x willisii
Cryptocoryne willisii, Cryptocoryne nevillii, Cryptocoryne lucens
Nome comune
-
Dimensione
Altezza massima 15 / 25 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 28° C
Durezza: 5° / 20° dGh
PH: 6,5 / 7,5
Coltivazione e mantenimento in acquario
Pianta erbacea perenne, della famiglia delle Araceae ; è originaria dello Sri Lanka, in località Lago di Kandy; per molto tempo era stata considerata una specie a se stante, descritta per la prima volta da Reitz nel 1908; successivamente è stata identificata, nel 1976 dal danese Niels Jacobsen, come un ibrido naturale tra la Cryptocoryne parva, la Cryptocoryne beckettii e la Cryptocoryne walkeri; per la facilità della sua coltivazione è intensamente coltivata per l'acquariologia.
Un ibrido naturale è generalmente sterile e la sua coltivazione avviene per clonazione della pianta madre cioè per talea, per margotta o per Micro Propagazione.
Pianta bassa, molto decorativa, da collocare in primo piano, resistente, anche se coltivata completamente immersa; è molto adatta a fare composizioni nella parte anteriore dell'acquario, anche se leggermente ombreggiata dalle altre piante.
Pianta acaule, dotata cioè di un fusto con i nodi molto ravvicinati tanto che foglie sembrano nascere tutte dallo stesso punto, in modo da formare quella che comunemente è chiamata rosetta; al di sotto del colletto, piuttosto infossato nel terreno, si sviluppa un folto apparato radicale, con radici di un color biancastro; direttamente dal colletto si sviluppano le foglie, di forma lanceolata, molto allungate e sottili, lunghe sino a 10 cm e larghe 4 / 5 cm; il picciolo che sostiene la foglia è lungo sino a 10 / 15 cm; la lamina fogliare è liscia o leggermente inguainata (avvolta su se stessa); il margine fogliare è dritto o leggermente ondulato; è evidente solo la nervatura centrale.
La colorazione della parte superiore della lamina fogliare è di un verde, più o meno scuro in relazione all'illuminazione ricevuta, con la nervatura centrale più chiara; la lamina inferiore è, generalmente, più chiara; il picciolo è di un color rossastro vicino al colletto e di un bel color verde nei pressi della foglia.
In condizioni ambientali ottimali produce regolarmente dei fiori emersi, a forma di spadice, supportati da un lungo scapo (un fusto senza foglie); la spata è di un color rosato, con un lungo lembo attorcigliato di un color rosso scuro.
Cresce abbastanza velocemente formando delle rosette di venti, trenta foglie; si propaga per stoloni sotterranei che vengono prodotti in continuazione; forma quindi intorno a se un tappeto di piantine figlie.
Si può effettuare la sua riproduzione staccando semplicemente le piantine avventizie, che si formano intorno alla base della pianta, insieme ad una porzione dello stolone e coltivandole separatamente.
Necessita di un'abbondante Fertilizzazione, effettuata soprattutto nei pressi dell'apparato radicale e non nella colonna d'acqua con la somministrazione di pasticche fertilizzanti a base di ferro bivalente chelato e manganese; preferisce ricevere un' illuminazione di medio-bassa intensità ed un costante apporto di CO2, effettuato mediante un apposito Diffusore di Anidride Carbonica; è poco esigente per i restanti valori dell'acqua che dovrebbe essere leggermente acida e con una durezza medio-bassa ma sopporta anche un'acqua leggermente più dura.
In caso di una eccessiva durezza dell'acqua si potrebbero formare, sulle foglie, dei depositi calcarei, biancastri, da eliminare prontamente.
Molto indicata per tutti gli acquari tropicali di acqua dolce o per i paludari, anche per quelli di un neofita alle sue prime esperienze.

Aequidens Matae

Aequidens Tetramerus

Krobia Itanji

Krobia Guianensis

Amatitlania Nigrofasciata

Amatitlania Siquia
Indice delle Piante di Acqua Dolce Tropicale