Cultivar di una pianta erbacea perenne della famiglia delle Hydrocharitaceae; la pianta originaria proviene dell'Indocina: Thailandia, Cambogia, Laos, Malesia, Indonesia; per la bellezza e la facilità della
coltivazione in acquario è una delle piante più presenti nel mercato dell'acquariologia.
Il termine cultivar indica una varietà naturale coltivata appositamente per mantenere un insieme di caratteri specifici, altezza, forma e colorazione delle foglie; spesso,
in acquariologia, questa coltivazione selettiva avviene per clonazione della pianta madre cioè per talea, per margotta o per Micro Propagazione.
Pianta alta, adatta a stare sul retro dell'acquario, anche in folti gruppi; molto resistente e decorativa, è molto facile da coltivare.
E' una pianta acaule, priva cioè di un fusto vero e proprio; al livello del fondale, o poco sollevato, è presente un piccolo rizoma lenticolare, detto cespo basale; da questo piccolo
rizoma parte verso il basso un folto gruppo di sottili radici, e, verso l'alto le nuove foglie che si sviluppano dalle gemme presenti sulla faccia superiore del rizoma.
Le foglie sono prive di picciolo, nastriformi ed allungate, possono raggiungere una larghezza di 8 / 10 mm ed una lunghezza di 60 cm; le foglie hanno un'andamento verticale;
la lamina fogliare è liscia sottile ma coriacea; le nervature sono ben evidenti; il margine fogliare appare liscio ma è finemente seghettato, tanto da risultare tagliente.
La colorazione della parte superiore della lamina fogliare di questo Cultivar è di un bel color rosso mattone mentre la parte inferiore è di color verde come la pianta originaria.
Pianta dioica che si propaga per seme o per stolone superficiale; la pianta femminile produce periodicamente dei lunghi scapi, cauli privi di foglie, fortemente avvolti a spirale
su se stessi come una molla; questi scapi portano in cima dei singoli fiori femminili; le piante maschili producono uno corto scapo sommerso che porta un'infiorescenza a pannocchia di piccoli fiori
maschili; l'infiorescenza libera i singoli fiori maschili che, giunti in superficie, vagano sulla superfice sino ad urtare un fiore femminile impollinandolo; curiosamente la maggior parte delle
piante offerte sono femminili.
In acquariologia la Vallisneria spiralis 'Red Jungle' si riproduce per stolone; dal colletto si dipartono lunghi e sottili stoloni, superficiali o appena interrati, che formano numerose
piantine avventizie intorno alla pianta madre; non appena queste nuove piantine hanno raggiunto un'altezza di 4 / 5 cm possono essere separate dalla pianta madre e coltivate separatamente.
Pianta dalla crescita notevole, le foglie possono allungarsi anche di 5 cm al giorno, per mantenerla in condizioni ottimali necessita di un'abbondante
Fertilizzazione, effettuata sia utilizzando per il fondo un apposito ghiaietto fertilizzato sia inserendo delle apposite pasticche,
a base di ferro bivalente chelato in combinazione con il manganese, direttamente nel fondale, sopratutto intorno alla radice; necessita anche di un'abbondante somministrazione di CO2,
effettuata mediante un apposito Diffusore di Anidride Carbonica; non è molto esigente per quanto riguarda gli altri valori chimici
dell'acqua che dovrebbe essere leggermente dura e con un PH neutro ma tollera bene anche un'acqua tenera e leggermente acida; gradisce anche un certo movimento dell'acqua.
Si consiglia di tagliare alla base, regolarmente, le foglie esterne più vecchie, in modo da irrobustire la pianta ed evitare che le foglie diventino troppo lunghe schermando
eccessivamente le piante poste al di sotto; se non si desidera effettuarne la riproduzione è consigliabile tagliare, appena cominciano a crescere, anche le radici rizomatose che, altrimenti,
sfrutterebbero molto la pianta madre, compromettendone la bellezza.
Pianta resistente e molto decorativa, è estremamente consigliabile per l'acquariofilo alle prime esperienze anche in compagnia di pesci vivaci come i Carassius auratus
oppure i Maylandia zebra.